Il Napoli domina l’Inter – 3 a 1 al Maradona


Con la partita di oggi il Napoli ha battuto tutte le squadre di serie A. Infatti, con il tre a uno di oggi, la squadra di Spalletti ha sconfitto ogni squadra almeno una volta. Dopo aver battuto i campioni d’Italia uno a zero alla partita di andata, adesso tocca alla squadra di Inzaghi cadere.

Il Napoli domina complice anche un’ignobile prestazione di Gagliardini. Dopo essersi fatto ammonire dopo dieci minuti, il centrocampista interista prima viene graziato dall’arbitro. Poi, nonostante sia stato richiamato dall’arbitro e dal suo allenatore, insiste e alla fine riesce a farsi espellere al 41′.

Se i campioni di Italia schierano la migliore formazione possibile con il recupero del nuovo gioiello di casa, ovvero Kvaratskhelia nel tridente assieme ad Osimhen ed Elmas, Simone Inzaghi spinge il turnover fino all’ultima goccia. Evidentemente la finale di Coppa Italia è nei pensieri di allenatore e squadra.

Cambiano, così, sia le fasce con Bellanova e Gosens, sia buona parte del centrocampo. E finalmente tocca ad Asllani la regia titolare, con la novità Gagliardini e l’ormai sempre certo Barella. D’Ambrosio e De Vrij  dietro, mentre davanti la logica del tecnico nerazzurro è ormai saldamente scolpita nella sua testa: Lukaku-Correa è la coppia designata per la A.

Il Napoli di Spalletti (che vuole battere la sua ex squadra) è alto, aggressivo anche se meno intenso di altre volte: nel primo tempo Anguissa prova uno scherzetto a sorpresa con un tiro improvviso, quasi da terra, al connazionale Onana, in campo nonostante un po’ di febbre alla vigilia.

Non a caso i continui falli di Gagliardini, sempre fuori tempo e anche fuori fase. Prima atterra Di Lorenzo (ammonito), poi Marinelli gli perdona un fallaccio su Kvaraskthelia. Ma il calciatore nerazzurro sembra infischiarsene e a martellare senza tregua. E, al 41′, butta giù Anguissa. E stavolta il secondo giallo arriva.

E per Inzaghi quest’espulsione ha il sapore di beffa. Più volte l’allenatore aveva sostituito tutti i calciatori ammoniti, tanto da essere criticato per quest’eccesso. Stavolta non lo fa e Gagliardini ricambia con una prestazione orrenda e un’espulsione ineccepibile anzi ritardataria.

Nella ripresa, infatti, il Napoli in superiorità numerica aumenta in maniera sensibile la pressione schaicciando gli ospiti nell’area avversaria. E il Napoli domina su tutto, il pressing è infatti più sistematico, gli uno contro uno sulla fascia di Kvara diventano una costante. Inzaghi cambia gli uomini, ma non il modulo, mettendo dentro Brozovic e Acerbi.

Col passare dei minuti, però, il palleggio paziente di Spalletti porta il Napoli a entrare con frequenza lì dove non era riuscita prima, nell’area di rigore. Così il pericolo diventa incombente e soprattutto costante. Onana, dopo aver salvato in tuffo su Kvara, non può davvero fare niente sulla girata improvvisa e ravvicinata di Anguissa.

Il Napoli schiaccia ancora di più l’Inter., con un gol annullato a Simeone per un fallo di Zielisnki ad inizio azione. E solo una dormita colossale di Juan Jesus consente all’Inter di trovare un immeritato pareggio. Lautaro, subentrato, toglie palla a Raspadori, Juan Jesus è distratto, si perde Lukaku che pareggia gelando il Maradona.

Ma altrettano improvviso è il nuovo vantaggio. Di Lorenzo, mai troppo celebrato quest’anno, viene servito da Anguissa, converge verso il centro e calcia splendidamente a giro dai 20 metri con il sinistro, non il suo piede preferito mettendo il pallone sotto l’incrocio dei pali.

L’Inter va giù letteralmente. E il gol divorato da Simeone e una super parata di Onana su Politano sono solo il preludio al tre a uno. Il Cholito serve perfettamente Gaetano, sub entrato a Kvaraskthelia all’83’, che firma il suo primo gol in serie A. E da napoletano vero, si meritava questa gioia.

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