Barça-Inter, le pagelle, si salvano solo Handanovic e Brozovic, dov’è il vero Asamoah?


L’Inter non si dimostra ancora al livello del Barcellona e perde 2-0, ma conserva il secondo posto nel girone. Male Asamoah e Skriniar.

 

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Il Barcellona gioca molto bene e sconfigge l’Inter per 2-0 nonostante l’assenza di Messi, confermando di essere quasi imbattibile in casa. Per i nerazzurri è una sconfitta sonora dal punto di vista del gioco, ma che tutto sommato ci può stare. Ecco le pagelle dei nerazzurri.

 

HANDANOVIC 7: è in giornata e salva il risultato diverse volte, apprezzabile la grande parata nel primo tempo sul colpo di testa di Lenglet; non può nulla sui due goal. Il migliore.

D’AMBROSIO 5.5: il terzino napoletano non accusa particolarmente la velocità delle ali blaugrana ma evidenzia i soliti ed arcinoti limiti in fase offensiva. Nonostante ciò, fa una bella azione sulla destra nel primo tempo dribblando due avversari ma sbagliando il cross. Il migliore dei difensori.

SKRINIAR 5: sarà l’importanza della gara o la grandezza del palcoscenico, ma siamo di fronte alla prima vera gara negativa dello slovacco in maglia nerazzurra. Si perde Rafinha sul primo goal e Jordi Alba sul secondo, ma ferma una volta Suarez e un’altra Coutinho alla sua maniera. A volte, vedendo le difficoltà dei compagni, si lancia palla al piede in avanti lui stesso con risultati alterni.

MIRANDA 5.5: meglio del compagno di reparto perché non si macchia di errori clamorosi in marcatura, ma soffre oltremodo la maggiore velocità degli avversari, che lo costringono a regalare punizioni in zone pericolosissime del campo.

ASAMOAH 4: per il ghanese è un periodaccio, sbaglia numerosi passaggi, alcuni anche elementari e addirittura serve un assist a Lenglet che di testa impegna Handanovic. Ci si chiede dove sia l’Asamoah ammirato fino all’anno scorso. Il peggiore.

BROZOVIC 6.5: grande prova del croato anche al Camp Nou, corre per due non facendo mancare il suo apporto nella costruzione della manovra. Servirebbe un altro come lui. Non crediamo di esagerare dicendo che se continua così può diventare un top player.

VECINO 6: in Inghilterra quelli come lui vengono definiti centrocampisti box to box (che giocano da un’area all’altra), in sostanza lo si vede in tutte le zone del campo. Sfiora anche il goal con una grande conclusione di destro che termina alta di poco.

CANDREVA 4.5: male, molto male; sbaglia tutti i cross e non aiuta a sufficienza D’Ambrosio in fase difensiva, tanto è vero che viene sostituito all’intervallo.

BORJA VALERO 5: l’Inter, per meriti del Barcellona, ha raramente l’opportunità di gestire il pallone in maniera pulita e lui è quello che lo accusa di più. Prova a pressare a perdifiato ma il peso dei suoi 33 anni si sente tutto.

PERISIC 5.5: sembra quello che può far più male alla difesa avversaria, ma non è ancora al massimo della forma. Fa partire un bel cross rasoterra che Icardi spreca e si vede per poco altro, cala vistosamente nella ripresa.

ICARDI 5.5: sbaglia forse l’unica grande occasione dei suoi, quella che gli serve Perisic, calciando alto; successivamente scivola dopo aver dribblato Lenglet e nella ripresa libera bene Politano con un gran tacco. Poi, considerati i pochi palloni che gli arrivano, cerca di fare la guerra coi centrali avversari, guadagnandosi qualche calcio di punizione.

POLITANO 5.5: molto meglio di Candreva, ma comunque sotto la sufficienza. Molto bene i primi minuti dopo il suo ingresso in campo, tiene palla, effettua diversi dribbling e va anche vicino al goal con un tiro-cross maligno di sinistro. Abbassa il suo livello di gioco col passare dei minuti.

LAUTARO MARTINEZ 4.5: brutto passo indietro per il Toro, che entra decisamente male nel match. Il primo pallone lo tocca addirittura dieci minuti dopo il suo ingresso; decide di andare a concludere tirando fuori in un’azione in cui i suoi erano in 5 contro 3, Keita in particolare andava servito. Si innervosisce e commette diversi falli.

KEITA BALDE’ 5.5: entra meglio rispetto alle ultime gare, anche se fare peggio sembra difficile; effettua un buon cross ed un colpo di testa debole, facilmente parato da Ter Stegen.

SPALLETTI 5.5: la coperta a centrocampo, dopo l’infortunio di Nainggolan, è corta per cui la scelta di Borja Valero è quasi obbligata. Aveva detto di voler tenere tanto il pallone ma la sua squadra non riesce ad eseguire, più per meriti del Barcellona che per demeriti suoi. Si sapeva che gli spagnoli erano superiori, questa gara serviva per capire il livello dell’Inter. Il risultato finale ha testimoniato che la sua squadra è ad un livello ancora inferiore rispetto ai top club europei, anche se la distanza non è incolmabile. Tecnico e giocatori dovranno essere bravi a trarre indicazioni positive da questa sconfitta per crescere in vista del prosieguo della competizione e per cercare pian piano di compiere un ulteriore salto di qualità.

 

 

(Fonte immagine in evidenza: pagina Facebook F.C. Internazionale)

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