Italia batte il Venezuela nel segno di Retegui


 

Italia l’attaccante del Genoa protagonista, bene anche Donnarumma. Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo:

La prima storica gara tra le due nazionali si gioca in campo neutro nello stadio della squadra di Miami di Messi e Suarez negli Stati Uniti, e ha lasciato abbastanza a desiderare dal punto di vista dello spettacolo. Nel primo tempo le occasioni maggiori sono per la squadra sudamericana, ma il centravanti Rondon ha ricordato l’ex attaccante dello Stabia, il connazionale Santos, sbagliando un calcio di rigore e un gol clamoroso, sempre davanti al capitano stabiese Donnarumma. Nella nazionale sperimentale di Spalletti c’è pochissimo da segnalare in fase offensiva oltre un tiro di Chiesa, che non inquadra di poco la porta, ma l’Italia passa comunque in vantaggio per un regalo della difesa e del portiere venezuelano, che consente al centravanti Retegui di segnare piuttosto facilmente.

Il primo tempo finisce comunque in pareggio per un altro gentile omaggio,questa volta di marca azzurra, con un errore nel disimpegno di Bonaventura, che mette nelle condizioni Machis addirittura di realizzare a porta vuota. Nella ripresa la musica non cambia, almeno inizialmente, con Donnarumma che continua a parare, oltre il rigore iniziale di Rondon, in un altro paio di circostanze, ma i cambi di Spalletti pian piano cambiano la situazione a favore degli azzurri. Infatti prima Barella al posto di Bonaventura e poi Pellegrini, Jorginho e Zaccagni in campo contemporaneamente per Frattesi, Locatelli e Chiesa, con il ritorno di Zaniolo per Cambiaso, modificano la gara tatticamente con il ritorno al 4 3 3 tanto caro all’ex allenatore del Napoli, ma anche dal punto di vista della qualità e della determinazione nel gioco. Finalmente anche il portiere del Venezuela, Romo con un trascorso nel campionato italiano con l’Udinese, è costretto a compiere interventi importanti, proprio su Zaniolo e il miglioramento anche degli inserimenti degli esterni bassi, Udogie e Di Lorenzo comporta una serie di attacchi della nazionale dopo la brutta prestazione nel primo tempo. Le geometrie di Jorginho consentono a Zaccagni, Zaniolo e Retegui di inserirsi facilmente nell’area avversaria e il fiuto del gol dell’attaccante argentino naturalizzato italiano del Genoa, permette alla nazionale di passare in vantaggio. Così praticamente nella seconda occasione utile, Retegui dimostra di essere davvero freddo sotto porta, realizzando una bella doppietta, che lo consacra probabilmente come il centravanti italiano più efficace in questo particolare momento storico di scarsa prolificità delle punte azzurre.

Poco prima del recupero entra pure l’attaccante del Napoli, Raspadori, che su assist di Barella avrebbe potuto realizzare anche il terzo gol, ma sarebbe stato eccessivo in una gara, nella quale il Venezuela ha fatto una discreta figura, anche se ha commesso falli a volte gratuiti e ha sbagliato sia in fase di disimpegno, che nella finalizzazione della manovra. Domenica sera nel distretto di New York la nazionale troverà un avversario ancora più ostico, l’Ecuador, che sta facendo benissimo nel girone sudamericano di qualificazione ai prossimi mondiali e sarà probabilmente un impegno più indicativo per Spalletti, in funzione degli Europei, che si svolgeranno a giugno in Germania.

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