Italia ennesima delusione.Di Gianfranco Piccirillo
#ItaliaSpagna1a2 Dopo la bella semifinale Olanda Croazia anche la seconda mantiene le attese con diverse emozioni e due squadre che seppure in costruzione esprimono alcuni aspetti interessanti.
Il tecnico Mancini dato erroneamente ad un passo dal Napoli, che invece ha puntato sul ritorno in Italia di Rudy Garcia, decide di affidarsi ancora a Bonucci in difesa, ma sceglie Frattesi a centrocampo e Zaniolo in attacco accanto al ritrovato Immobile.Proprio Bonucci commette un clamoroso errore, che in apertura regala il vantaggio a Yemeni Pino, ma la nazionale ha il merito di reagire subito con buona determinazione, trovando meritatamente il pareggio.
La Spagna però restituisce il favore del gol con un ingenuo fallo di mano in area su conclusione piuttosto sbilenca di Zaniolo, che permette al bomber torrese laziale Immobile di tornare a segnare con la maglia azzurra, seppure su calcio di rigore.Subito dopo il var annulla il raddoppio di Frattesi per un impercettibile fuorigioco su assist di un Jorginho, finalmente tornato su buoni livelli, ma la nazionale riesce a pungere bene nelle ripartenze, rispondendo al consueto possesso palla spagnolo con un discreto pressing.
La gara è piacevole e divertente perché entrambe le squadre costruiscono diverse azioni da rete, anche se la Spagna domina il gioco e nella ripresa si esaltaino pure i portieri.La prima prodezza la compie lo stabiese Donnarumma su Merino con una parata spettacolare di mano, ma anche l’intervento di Simon su Frattesi è straordinario.
Mancini inserisce prima Dimarco al posto di Spinazzola e poi Cristante e Chiesa per Jorginho e Immobile con Frattesi che chiede poi il cambio, permettendo l’ingresso in campo di Verratti nell’ultima parte della ripresa.Anche il nuovo tecnico spagnolo De la Fuente attua i cambi a sua disposizione, inserendo tra gli altri anche l’ex centrocampista del Napoli Fabian Ruiz, che come Verratti ha deluso in stagione con la maglia del PSG.
Là Spagna gioca meglio, con Toloi che però da parte azzurra conclude di poco fuori con un bel tiro dalla distanza e Morata sulla sponda iberica che cerca di trovare la via della rete, ma la gara cala d’intensità, facendo prefigurare il prolungamento dei tempi supplementari,che sarebbero stati sicuramente meno inattesi rispetto all’altra semifinale, nella quale l’Olanda ha segnato alla fine del recupero, per poi subire però altri due gol dalla Croazia di Modric nell’extra time.L’ultimo cambio di De la Fuente però è decisivo perché Joselu entra al posto di Morata e riesce a realizzare il gol del vantaggio, sfruttando l’incapacità di Acerbi di metterlo in fuorigioco dopo le incertezze di Cristante e Toloi a due passi dall’incolpevole Donnarumma.
Insomma la nazionale perde per un pizzico di sfortuna e un paio di errori difensivi contro una Spagna tutt’altro che trascendentale, che contro la Croazia in finale di Nation league prevedibilmente avrà difficoltà ancora maggiori perché la squadra di una delle nazioni dell’ex Jugoslavia è forte e nelle ultime due edizioni dei Mondiali è sempre finita sul podio.