Italia- Turchia 3-0. Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo che commenta le emozioni azzurre. La squadra di Mancini vince e si diverte:
Italia-La gioia di rivedere il pubblico sugli spalti, la bella cerimonia di inaugurazione di questi europei itineranti e condizionati dal covid proprio all’Olimpico di Roma, è stata attutita nel primo tempo da strane decisioni della federazione Italiana, del var e della nazionale turca. Infatti si può dire che abbiamo visto cose turche su vari aspetti, innanzitutto sulla scelta di giocare in maglia bianca da parte della nazionale, poi nello schieramento iperdifensivo dei turchi, che nel primo tempo hanno fatto un muro rosso davanti al portiere e infine nel mancato intervento del var in occasione di un braccio largo di un difensore in area ottomana.
Da segnalare comunque un paio di conclusioni del numero dieci di Frattamaggiore, dell’attaccante torrese della Lazio e di spunti di Berardi con un centrocampo, che però non brilla particolarmente. Tiene ottimamente la difesa che con i centrali difensivi juventini prova pure ad offendere, ma bisogna aspettare la ripresa per vivere ben tre gol e tante emozioni a cominciare dai primi minuti nei quali si registra anche la prima parata del portiere stabiese su tiro del neo entrato Under, ex attaccante della Roma. Subito dopo arriva il vantaggio della nazionale propiziato da un’altra buona iniziativa di Berardi, che trova l’autorete del difensore della Juve Demiral. Sulle ali dell’entusiasmo dopo una timida reazione turca guidata sempre da Under, arriva anche il raddoppio della nazionale con una rapida ripartenza iniziata da Insigne e finalizzata dal suo amico ed ex compagno del Pescara Immobile dopo la parata del portiere sul tiro forte del romanista Spinazzola, uno dei migliori in campo.
L’ingresso di De Lorenzo per la botta subita da Florenzi ha giovato alla nazionale che ritrova il dinamismo di Barella, la verve di Jorginho e le geometrie di Locatelli a centrocampo, che fin quando è stato in campo ha dimostrato di essere un valido sostituto di Verratti, che dovrebbe rientrare contro la Svizzera. Anche Cristante non demerita quando sostituisce il centrocampista del Sassuolo e nel finale anche Lorenzinho trova il gol con la sua specialità, il tiro a giro, indiscutibilmente il più bello di quelli realizzati stasera dalla nazionale, che continua a giocare in scioltezza come aveva fatto nelle precedenti gare amichevoli, di qualificazione al mondiale e prima ancora di Nation League. Mancini vuole davvero stupire con questi record di imbattibilità per quanto riguarda la difesa che non subisce reti da nove partite peraltro tutte vinte e i 28 risultati utili sempre consecutivi e dimostrare di saper utilizzare i 5 cambi, facendo entrare Chiesa e Belotti per la splendida coppia forgiata da Zeman Insigne e Immobile e risparmiando Berardi, colpito duro con l’ingresso del tanto discusso Bernardeschi. La Turchia è annichilita con una ripresa superlativa degli azzurri, che solo nel recupero rischiano di subire una rete, evitata da un efficace intervento difensivo del capitano Chiellini, ma che nel complesso archiviano la pratica turca, alla vigilia non proprio scontata, con una facilità che stupisce e disarma i più feroci tra i critici della nazionale e dello stesso allenatore ex stella di Sampdoria e Lazio, atteso ora all’ennesima conferma mercoledì sera contro la Svizzera.