<strong>Juve Stabia- Bari 0-2, il punto di StabiAmore
Juve Stabia- Bari 0-2, la squadra di Massimo Carrera vince al Romeo Menti, il racconto di Gianfranco Piccirillo
Juve StabiaLa squadra di Padalino deve fare a meno dei trequartisti per l’infortunio di Orlando e la squalifica di Fantacci, per cui la formazione iniziale vede la presenza degli esterni Garattoni e Caldore assieme a Vallocchia, Berardocco e Scaccabarozzi a sostegno delle punte Borrelli e Marotta. In difesa non gioca l’ex Esposito, ma capitan Troest è affiancato da Mule’ ed Elizalde, mentre il Bari di Carrera, famoso juventino ex secondo di Conte, deve fare a meno di due squalificati a centrocampo, ma schiera la bestia nera Marras, autore la scorsa stagione in serie B di due reti pesanti con la maglia del Livorno, peraltro prima e dopo non le uniche della sua carriera contro lo Stabia. Nel primo tempo fino al palo clamoroso di Vallocchia con un bel tiro dalla distanza, che avrebbe fatto secco il portiere Frattali c’è solo qualche conclusione da fuori di Antenucci da una parte e di Mulè dall’altra dopo un tocco di mano sospetto in area pugliese, ma poi nel finale la difesa stabiese si distrae colpevolmente due volte sul lato di Mule’ con due azioni simili. Nella prima occasione D’Ursi manca di poco la rete alla sinistra di Russo, che purtroppo si lascia sfuggire dalle mani il tiro successivo della bestia nera Marras, che porta in vantaggio il Bari allo scadere del tempo. Questo Marras che sembra avere un conto aperto con lo Stabia addirittura segna subito ad inizio ripresa la sua doppietta personale, sfruttando un buon assist di Antenucci, grande stella della corazzata di De Laurentiis, la seconda della famiglia. Lo Stabia avrebbe potuto subito riaprire la gara con un grande colpo di testa di Borrelli che però Frattali riesce a respingere in angolo, come anche una successiva conclusione di Scaccabarozzi, mentre Garattoni reclama un altro rigore per un secondo tocco di mano in area barese. A questo punto Padalino inserisce Guarracino e Suciu per Berardocco e Caldore, dando un poco di dinamismo al centrocampo, ma il Bari anche quando esce il temibile Marras riesce a controllare il doppio vantaggio e a cercare pure qualche sortita nelle ripartenze con Cianci, punta in spolvero di Bari vecchia, che fino a gennaio giocava a Potenza. Nel finale nello Stabia entrano pure Ripa e il giovanissimo Oliva per Borrelli e Garattoni, mentre Carrera conserva la fisionomia tattica anche con i suoi cambi, reclamando a sua volta un rigore per un fallo sul subentrato Rolando, ma l’arbitro si limita ad emanare provvedimenti di ammonizione, che coinvolgono pure il diffidato Vallocchia e capitan Troest, ma non a concedere le massime punizioni da una parte e dall’altra.
Sinceramente non è stata una bella gara, ma restano i gol del castigatore delle vespe Marras e i legni di Vallocchia e quello del Bari addirittura di tacco sugli sviluppi di una punizione dal limite e il rimpianto di Padalino di aver fatto giocare solo cinque minuti all’ex Esposito, mentre Carrera ha dato molto più spazio a Di Risio, ex stabiese, che ha fatto la sua onesta partita a centrocampo. Insomma i tifosi stabiesi che avevano chiesto ai calciatori stabiesi di vincere questa partita con uno striscione esposto nella curva San Marco sono rimasti delusi dal fatto, che ancora una volta la squadra di Castellammare non riesce a battere le squadre che le sono davanti in classifica, una mezza dozzina dalle quali per il momento è escluso il Palermo, prossimo avversario delle vespe domenica 7 marzo alla Favorita o stadio Falcone e Borsellino, come si chiama già dalla famosa sfida del 1999, che valeva a quei tempi il primato in classifica. Quindi è lecito aspettarsi il riscatto anche per vendicare la sconfitta beffarda del Menti nel girone d’andata, almeno questa è la speranza dei tanti come me, che sono rimasti delusi della seconda sconfitta con la seconda squadra di De Laurentiis