Juve Stabia corsara a Messina con un importante colpo da tre punti. Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo:
Pagliuca non si fa condizionare dalle assenze e dalle condizioni del campo per il tempo pessimo di Messina e sceglie di confermare il modulo, con la presenza sugli esterni bassi di D’Amore e Andreoni e in attacco di Meli a sostegno di Bentivegna e Piscopo con il solito Romeo a fare da elastico tra i settori.
Proprio Romeo è il primo ad impegnare i portieri, che più di tutti sono condizionati prima dal forte vento e poi anche dalla pioggia, togliendo pure qualità alle giocate offensive delle due squadre, che però non risparmiano energie e lottano entrambe alla ricerca di un risultato utile alle loro classifiche seppure completamente diverse. Del resto il Messina del tecnico Modica, discusso per le ultime sconfitte consecutive nonostante un interessante gioco offensivo che risente degli insegnamenti di Zeman, ha la necessità di vincere per risalire in classifica e lo stesso Stabia dopo i due 0-0 in casa deve mantenere le distanze in testa, rispetto alle concorrenti, tra le quali il prossimo avversario in campionato, il Benevento che gioca lunedì contro il fanalino di coda Monterosi, prima della storica gara al Menti in diretta su Rai due. Anche Thiam deve preoccuparsi dei traversoni dei padroni di casa, che sono resi più pericolosi dalle folate di vento, ma il portiere stabiese è bravo sullo scatenato Giunta, omonimo di un forte calciatore del Como del secolo scorso, che però si fa pure ammonire, inducendo poi Modica a sostituirlo nell’intervallo a beneficio di Firenze.
Lo Stabia spreca tanto con Piscopo in fase offensiva, ma ha un’occasione anche con Bellich, calciatore decisivo in difesa, ma anche in attacco, come dimostra il bel gol da bomber vero d’area, questa volta di piede con assist prezioso di Bentivegna su punizione, un gol pesante per la sua squadra e per lui stesso, che addirittura raggiunge Candellone in testa alla classifica interna dei cannonieri. Il Messina costruisce un paio di azioni pericolose, sventate abilmente dalla solida difesa stabiese, una delle migliori nel mondo attualmente, prima con Andreoni, autore di un grande intervento e poi con lo stesso Thiam, che riscatta un paio di incertezze sulle uscite, dovute pure al vento, con la bella parata nell’ultima azione. In questo caso l’arbitro, conosciuto per la sua esperienza in C ma anche per essere il figlio dell’ex ministro del PD Del Rio, non concede il calcio d’angolo alla squadra di casa perché fischia la fine del primo tempo. Insomma non è una bella gara per le condizioni meteorologiche, ma lo Stabia lotta bene in difesa e riparte con Bentivegna, Piscopo e Romeo, e sia nel primo tempo, che nella ripresa impensierisce Fumagalli.
Thiam deve stare attento ai traversoni ed è abile a mettere in angolo in particolare un pericoloso tiro cross. Solo a metà ripresa Pagliuca attua il primo cambio, inserendo il cursore Erradi al posto del fantasista Bentivegna, che si è alternato con Piscopo a fare il falso centravanti. La squadra di Pagliuca è abile ad addormentare la gara nella ripresa, con il solo Plescia a tentare di impensierire il forte Thiam, che non si fa irretire, né dal vento, né dagli avversari. Erradi prima di una grossa ingenuità nel finale entra bene in partita, difendendo, e ripartendo anche in fase offensiva a sostegno di Piscopo e Romeo, encomiabili per impegno, che però sbagliano troppo davanti la porta. Il risultato rimane in bilico per l’ingresso di Zunno che vivacizza il Messina, impegnando Thiam con Ortisi, ma è davvero clamorosa l’occasione fallita da Piscopo solo davanti a Fumagalli, che si libera bene e conclude malamente a lato. Modica fa entrare Sanno e Cavallo nella parte finale, togliendo dal campo il figlio dell’ex portiere dell’Atalanta e direttore sportivo dello Stabia, Polito e l’attaccante esterno Ragusa, dal curriculum prestigioso e in passato cercato dallo Stabia di Braglia. L’espulsione di Franco a dieci minuti dalla fine facilita il compito dello Stabia, che legittima un importante successo esterno, ma la stupida reazione di Erradi ristabilisce la parità numerica in campo pochi minuti dopo. Così Pagliuca prima del recupero inserisce Maselli e Rovaglia per Leone e Piscopo, mentre Modica prova a giocare la carta Emmausso al posto di Ortisi per tentare il tutto per tutto.
Il tecnico stabiese fa bene poi nel recupero a sostituire l’altro diffidato Romeo a beneficio del difensore Folino, per rinforzare il contenimento e perdere un po’ di tempo, anche se l’errore nei disimpegni del Messina dimostra che la squadra siciliana non attraversa un momento felice e il suo tecnico continua a rischiare di essere esonerato. Lo Stabia da par suo e con uno sforzo nemmeno eccessivo, per il momento allunga in testa, in attesa dei risultati delle avversarie, due delle quali incontrerà nei prossimi giorni, mercoledì in coppa Italia l’Avellino al Partenio e domenica pomeriggio in campionato il Benevento al Menti, in un’attesa sfida campana, che ha una grande tradizione e il privilegio adesso di ricevere la trasmissione diretta dal servizio pubblico nazionale, sul secondo canale, un fatto senza precedenti nella terza serie nazionale.