Juve Stabia il racconto di StabiAmore post Viterbo
Dopo i giorni di burrasca per la sconfitta di Monopoli, il mercato fermo in entrata e le dimissioni di Colucci, arriva il sereno in un primo pomeriggio freddo, ma sicuramente grazioso di Viterbo.Il secondo allenatore dello Stabia, Giorgio Lucenti, che ha giocato assieme al tecnico dei laziali, Giovanni Lopez, nel Napoli di Novellino, non cambia l’assetto tattico di Colucci, ma inserisce Pandofi come punta centrale assieme a D’Agostino e Silipo e schiera Altobelli a centrocampo con capitan Scaccabarozzi e Ricci, ripristinando la difesa con il ritorno di Maggioni.
Nel primo tempo, pur giocando prevalentemente in difesa, lo Stabia riesce a passare in vantaggio con una bella azione sull’asse D’Agostino Silipo, con assist del calciatore proveniente dal Napoli e bella definizione di stop e conclusione dell’attaccante ex Palermo, ma di scuola Roma.Prima del gol dello Stabia ci sono un paio di pericoli con Polidori, schierato al posto dell’ex Marotta con Volpicelli indisponibile e un paio di parate importanti del giovane portiere Barosi.
Dopo il vantaggio continuano le azioni offensive della Viterbese e le parate di Barosi, ma lo Stabia ha anche l’occasione per raddoppiare con Ricci, che come a Monopoli e in altre circostanze, si libera alla conclusione, ma non riesce ad avere un impatto felice con la palla per gestirla nel modo migliore.Le parate di Barosi sono su Semenzato e ancora Polidori, che prova in tutti i modi a segnare, ma spesso finisce in fuorigioco o si ritrova a protestare per falli inesistenti in area.
Appare evidente che la squadra laziale, ultima in classifica anche per la penalizzazione, abbia bisogno del suo bomber Barbagol o anche detto El Diablo, che a Castellammare ha lasciato il segno nella stagione di Padalino con tanti gol e un record eguagliato di marcature consecutive.Così Lopez lo inserisce ad inizio ripresa assieme a Barilla’ e la Viterbese si rende pericolosa, esponendosi però alle ripartenze dello Stabia, che con Pandolfi, D’Agostino e Silipo appare più incisiva, rispetto ai tridenti visti in precedenza con la gestione di Colucci.
Insomma la squadra ha reagito bene alle ultime vicissitudini e riesce a gestire bene il vantaggio nella ripresa, non disdegnando qualche contropiede interessante.Lucenti si trova nella condizione di dover ritardare i cambi per non rompere gli equilibri difensivi e non solo, considerando qualche buona giocata anche in fase d’attacco, nella quale fa la sua parte Andrea Silipo, ma non sfigurano nemmeno i due cursori bassi, Maggioni e Mignanelli.
Barilla’ mette in difficoltà la difesa stabiese solo in un paio di circostanze, ma Barosi è sempre bravo a non farsi sorprendere anche su una sua conclusione velenosa dalla distanza.Solo nel finale, dopo che Cinaglia sfiora il raddoppio con un colpo di testa su angolo, Lucenti fa entrare Maselli al posto di Maggioni, per dare un poco di dinamismo al centrocampo stabiese, che comunque è riuscito a contenere quello avversario, guardando anche gli attaccanti laziali, in particolare l’ex Marotta, che infatti non riesce a rendersi pericoloso.
Lopez fa entrare pure Montaperto al posto di Rodio, mentre l’ex della Viterbese Mignanelli riesce ad essere protagonista di una discreta gara anche nella ripresa, mancando però clamorosamente il raddoppio solo davanti al portiere Bisogno nel lungo recupero.Il calciatore più importante della gara rimane dunque Andrea Silipo, che esce dal campo solo nei minuti finali a beneficio del giovane Guarracino.
La squadra di Lopez compie diversi errori tecnici anche nell’esecuzione di calci piazzati dal limite dell’area di rigore e Lucenti nel corposo recupero fa entrare pure Gerbo e Zigoni per Ricci e D’Agostino.Questa volta i tifosi dello Stabia, che come a Monopoli, anche a Viterbo, non hanno fatto mancare presenza e sostegno, possono gioire di una vittoria, che allontana gli spettri dopo le due sconfitte consecutive e le dimissioni di Colucci.
A questo punto piuttosto che prendere un allenatore costoso come Sandro Pochesci o altri, rimane più importante rafforzare la rosa con qualche innesto nei vari settori e magari confermare Giorgio Lucenti come allenatore fino alla fine della stagione e comunque almeno nella prossima gara serale al Menti contro il Crotone, secondo in classifica nel turno infrasettimanale di mercoledì 1 febbraio, giornata finale anche di questo anomalo mercato di riparazione.