Juve Stabia. l’editoriale di StabiAmore – “la caduta al Menti”

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Juve Stabia. l’editoriale di StabiAmore – “la caduta al Menti”

Juve Stabia- Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo dell’associazione Stabiamore

Nel giorno del suo compleanno numero 116 la squadra allenata da Pochesci si consegna in modo inverecondo agli avversari del Latina, che prima di questa gara aveva enormi problemi in fase realizzativa. Il tecnico, che dopo questa pesante sconfitta avrebbe fatto meglio a rassegnare le sue dimissioni invece di subire un esonero inevitabile, considerando i suoi pessimi risultati, cambia ancora modulo e uomini, inserendo Dell’Orfanello sula corsia bassa sinistra, spostando Altobelli a centrocampo assieme a Gerbo e Berardocco e scegliendo in fase offensiva un altro tridente inedito, composto da Bentivegna, Zigoni e Pandolfi. Lo Stabia gioca subito male, rischiando di subire subito il gol da un colpo di testa laziale, ma a metà primo tempo costruisce un’occasione clamorosa per passare in vantaggio con Altobelli, che cede un pallone filtrante per Gerbo, che in piena area da ottima posizione, di sinistro mette sul fondo, non inquadrando nemmeno la porta di Tonti, che in questa gara a mala pena si è sporcato i guantoni.

Poco dopo arriva il vantaggio per il Latina sugli sviluppi di una punizione battuta sulla fascia destra da Amadio, un tiro di Sannipoli, lasciato colpevolmente tutto solo, che prende il palo alla sinistra di Barosi e il gol sulla ribattuta di Calabrese, tenuto in gioco da Pandolfi, che mette in rete da pochi passi praticamente a porta vuota. Lo Stabia come con il primo tempo del Giugliano è parso inconsistente e il Latina, che non aveva segnato nemmeno un gol nelle ultime cinque gare, è stato molto più concreto ed efficace. Nella ripresa dopo un’azione di Pandolfi, che su cross di Altobelli dalla sinistra, mette alto sulla traversa da ottima posizione arriva il raddoppio del Latina su traversone dalla destra del figlio dell’ex nazionale Di Livio, la difesa si lascia sorprendere e pure Barosi in uscita bassa compie un grave errore, consentendo a Ganz, altro figlio d’arte, a depositare in rete ancora a porta sguarnita. Per vedere il primo tiro in porta dello Stabia bisogna che Pochesci, che aveva bocciato Zigoni e Bentivegna nell’intervallo, cambiandoli con Volpe e D’Agostino, stravolga nuovamente la formazione, inserendo Silipo, Carbone e Scaccabarozzi per i deludenti Gerbo, Berardocco e Dell’Orfanello perché finalmente il portiere Tonti si sporca i guanti con un tiro da fuori del capitano. Non serve comunque a nulla questa reazione, peraltro blanda, perché arriva poco dopo il terzo gol del Latina con il neo entrato Riccardi, ex cannoniere della Roma primavera, che sfrutta il cross di Ganz, anche se c’è pure una deviazione nella sua porta di Carbone, che trova però il riscatto personale, segnando poco dopo il gol della bandiera stabiese su cross dalla destra di Volpe, dimostrando di meritare spazio nella formazione iniziale, anche in considerazione dell’ottima ripresa disputata a Francavilla Fontana. La gara questa volta finisce tra i fischi e la contestazione non solo dei tifosi della tribuna, ma anche di quelli della curva, che hanno dovuto prendere atto che i calciatori non meritano il sostegno mostrato sempre nelle precedenti sconfitte, perché la prestazione dei calciatori oggi, peraltro nel giorno del compleanno di una squadra ultracentenaria come lo Stabia, è stata veramente indecente. Torna ad affacciarsi l’incubo di poter finire nella zona degli spareggi play out e non resta che aspettare le decisioni della società in vista della prossima delicata trasferta di Potenza, prendendo atto che, per il momento dopo l’esonero di Pochesci.

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