Juve Stabia l’editoriale di Stabiamore post Cerignola


 

Juve Stabia le vespe di Castellammare hanno battuto il Cerignola per 4-0.Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo dell’Associazione Stabiamore

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Pagliuca conferma la squadra che ha dato una dimostrazione di potenza al Viviani contro un Cerignola di Tisci, comunque da rispettare, e capace di realizzare hen nove reti allo Stabia nella scorsa stagione, quattro con Colucci allenatore, e cinque tra campionato e play off con Novellino in panchina.

Dopo il doveroso minuto di raccoglimento per la scomparsa di Corrado Sorrentino, difensore stabiese dell’era Fiore, la prima parte del primo tempo è piuttosto brutta, per l’atteggiamento stranamente speculativo della formazione pugliese, che può vantare due attaccanti come D’Andrea e Malcore già in doppia cifra, mentre lo Stabia inizialmente sembra stentare ad ingranare.Ma era solo una cattiva impressione, perché dopo la prima clamorosa occasione fallita da Piscopo su assist di Adorante, con un’uscita insensata fuori area del portiere Trezza, la squadra di Castellammare trova il vantaggio ancora con il sorprendente bomber, arrivato dalla Triestina nel mercato di gennaio, e proprio su assist di Piscopo.

Anche il terzo gol di Adorante, il primo al Menti, arriva con un perentorio colpo di testa, ma tutto lo Stabia comincia a giocare molto bene con le trame geometriche abituali in fase di costruzione di Leone e Buglio, che ha il solo torto di farsi ammonire da diffidato, svolgendo al meglio il suo compito nelle due fasi.Il terzo del centrocampo stabiese, Federico Romeo, dopo un inizio in sordina con un tiro sbagliato e un paio di imprecisioni nei passaggi, ha il merito di conquistare il rigore del raddoppio, sfruttando il fallo ingenuo di Capomaggio e Candellone si conferma implacabile dal dischetto, per la sua ottava marcatura in campionato.

Lo Stabia subito dopo realizza pure il terzo gol sugli sviluppi di una punizione di Mignanelli, ma l’arbitro impedisce la sesta gioia di Bellich, sanzionando un blocco irregolare di Buglio, che trattiene un difensore pugliese, sul colpo di testa del centrale goleador di Pagliuca.Il Cerignola in questo anticipo del primo venerdì di febbraio non è Audace come il suo nome e si affaccia nell’area stabiese solo nel finale, peraltro con un paio di innocui traversoni, sventati facilmente da difesa e Thiam.

La squadra del fumantino tecnico di Piombino, invece, ha la possibilità di rendersi ancora pericolosa con un paio di ripartenze di Mignanelli, che ha il torto solo di sbagliare l’ultimo passaggio.L’unica nota negativa di un primo tempo senza sbavature è l’infortunio di Candellone, che però non viene sostituito nell’intervallo da Pagliuca, mentre ad inizio ripresa Tisci fa uscire subito Bianco e Leonetti per lo spagnolo Sainz Maza e Lombardi.

Pagliuca è costretto però dopo pochi minuti di gioco a fare uscire l’attaccante ex del Pordenone, probabilmente per un problema al collaterale, a beneficio di Piovanello, ma non cambia lo spartito della gara, che continua ad essere tutto di marca stabiese.Thiam deve sporcarsi un paio di volte i guanti unicamente su Sainz Maza, mentre D’Andrea ci prova, ma non inquadra la porta e così Tisci fa entrare Visentin e Rizzo, per tentare di dare una scossa alla sua squadra. È ancora lo Stabia a trovare spazio nelle ripartenze e sempre con Mignanelli abile a correre verso la porta, ma non nella conclusione respinta da Trezza, mentre Adorante sulla corsia opposta a quella del capitano è bravo a superare Visentin e il portiere Trezza e a dimostrare di essere abile anche coi piedi, realizzando il terzo gol della squadra e la sua seconda doppietta consecutiva.

Lovisa è stato davvero abile a scovare un bomber tra le riserve della Triestina, e l’attaccante giunto a gennaio ha dimostrato le sue qualità in precedenza, anche con un pregevole tiro a giro, che esce di poco sulla traversa, e così il finale della gara diventa pura accademia.Ci sono i cambi di Pagliuca, che inserisce Erradi e Andreoni per Romeo e Mignanelli, mentre Tisci concede spazio al neo acquisto argentino Bianchini, ed è sempre lo Stabia a dominare una gara praticamente senza storia, che vede anche la soddisfazione del gol in campionato di Piovanello dopo quello realizzato in coppa Italia, e la materializzazione conseguente del poker, che riscatta le due sconfitte con il Cerignola della scorsa stagione.

Pagliuca fa bene nel recupero a concedere il premio della presenza pure a Mosti e Folino al posto degli applauditissimi Adorante e Piscopo in un Menti caloroso, ma non ancora pienissimo, per colpa del freddo e del giorno feriale.Insomma è vero che oggi il Cerignola è sembrato la pallida copia di quella che ha travolto il Crotone, ma la capolista dimostra ancora una volta, che non sta in testa alla classifica casualmente, ed è giustificato il distacco importante da due squadre campane ricche e potenti, come Avellino e Benevento, che comunque al momento sembrano ancora le più insidiose rispetto alle altre.

Nella prossima giornata, domenica, non bisognerà sottovalutare nemmeno il Monopoli, squadra in difficoltà in classifica, ma capace di fare risultato a Catania.

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