Editoriale di Gianfranco Piccirillo dell’Associazione Stabiamore
#CerignolaStabia3a0 Lo Stabia è seguito da tantissimi tifosi nella trasferta playoff del Monterisi di Cerignola, ma la squadra di Novellino si esprime bene solo nei primi minuti e poi subisce il gioco dei padroni di casa, guidati da La Porta in panchina, per la squalifica rimediata al Menti di Castellammare da Michele Pazienza. Novellino sceglie Vimercati in difesa, Altobelli come regista di centrocampo e Bentivegna a sostegno di Pandolfi in fase offensiva, nella quale conferma Daniele Mignanelli, che ad inizio gara si ritrova in piena area la palla per passare in vantaggio, ma il suo tiro viene murato da un difensore. Lo Stabia gioca bene fino all’infortunio del capitano del Cerignola, Allegrini, a cui subentra Tascone, proprio nel momento nel quale entra nel settore ospite del Monterisi anche il restante dei tifosi dello Stabia. Da quel momento il Cerignola comincia a giocare bene e, dopo un paio di conclusioni, Capomaggio trova di testa il gol del vantaggio, ripetendo quanto di buono aveva già fatto vedere al Menti, nell’ultima gara del campionato. La squadra di casa riesce pure a raddoppiare, approfittando di una serie di incertezze nella difesa dello Stabia, con un tiro ben assestato da Tascone in piena area di rigore. L’unica reazione dello Stabia nel primo tempo è un tentativo di Altobelli, anche questo murato da un difensore, mentre il Cerignola legittima il doppio vantaggio con un discreto possesso palla. Nella ripresa Novellino prova a cambiare volto alla gara, inserendo prima Volpe al posto di Bentivegna, che nel recupero del primo tempo ha tirato malissimo una punizione dal limite da posizione favorevole e poi Silipo per il brasiliano Dell’Orfanello. L’occasione più importante nella prima parte della ripresa capita però a Coccia, che sfiora il palo alla destra di Barosi, eppure lo Stabia dovrebbe fare di tutto per attaccare e tentare l’impresa della rimonta con tre gol da realizzare. Ma come può fare tre gol in una sfida difficile in trasferta contro la quinta classificata, una squadra che ha faticato tantissimo nel corso del campionato a farne uno soltanto, tanto da non avere nessun attaccante in grado di superare i sei gol ? Novellino per cercare il miracolo pensa di inserire contemporaneamente Gerbo e D’Agostino per i deludenti Scaccabarozzi e Ricci, ma il portiere del Cerignola Saracco continua ad essere poco impegnato e quella volta che compie una parata su una punizione di Gerbo, l’arbitro non assegna neppure l’angolo, nonostante l’ausilio della tecnologia, che fa il suo debutto anche in serie C. Pazienza dalla tribuna decide gli ingressi di Montini e D’ausilio per D’Andrea e Coccia per continuare a gestire il risultato, che subisce un sussulto solo quando lo Stabia usufruisce di un calcio di rigore, un fatto che in questa stagione non ha mai portato grossi benefici. Anche questa volta lo Stabia sbaglia il rigore calciato da D’Agostino troppo centralmente, favorendo la parata di Saracco e il giovane proveniente dal Napoli perde l’occasione se non altro di farsi un regalo per il suo compleanno. Anche Barosi compie una parata importante sul cannoniere Marcore, non dal dischetto, ma da una punizione dal limite, comunque calciata da ottima posizione e la partita nel finale regala qualche altra emozione al folto pubblico del Monterisi. L’ultima sostituzione di Novellino è per il deludente Pandolfi con l’ingresso del giovane Rosa e anche questo fatto spiega perché lo Stabia in questa stagione non poteva andare molto avanti. Infatti, con tutto il rispetto per Volpe e Rosa, una società blasonata come lo Stabia non può pensare di avere in rosa come punte centrali solo giovani di belle speranze e un Zigoni ormai arrugginito, e allora la netta sconfitta di questo primo turno dei play off, ulteriormente peggiorata dal terzo gol di Achik nel recupero, non può essere che la logica conseguenza di una stagione, che lascia pochissimo di positivo alla squadra di Castellammare e tanta amarezza nei tifosi stabiesi, gli unici ad aver dimostrato anche stasera di essere legati ai colori sociali.