Juve Stabia per questo editoriale del lunedi abbiamo scelto come colonna sonora una delizia di quel genio di Paolo Conte, Velocità silenziosa.
La Juve Stabia di Guido Pagliuca raccoglie un punto prezioso a casa Mantova. Le vespe volano a quaranta punti in classifica. Per i gialloblu non è bastato il lampo di Mosti.
Una gara decisamente divertente. Pochi i tiri in porta ma ritmi abbastanza elevati. Il Mantova si è reso subito pericoloso con Mensah che ha provato ad accendere Maggioni. Piscopo ha sfiorato il goal con una spettacolare acrobazia, ma il portiere Festa si è superato con una grande parata. Nella ripresa, la Juve Stabia è passata in vantaggio con Mosti, abile a sfruttare un assist di Candellone. Il Mantova non si è dato per vinto e ha reagito con orgoglio. Possanzini ha effettuato diversi cambi, inserendo Debenedetti, Paoletti, Aramu e Fiori, che hanno dato nuova linfa alla squadra. La Juve Stabia ha sfiorato il raddoppio con Mussolini, ma Festa si è ancora una volta dimostrato insuperabile. Nel finale, il Mantova ha trovato il meritato pareggio con Solini, che ha sfruttato al meglio un calcio d’angolo.
Il pareggio finale accontenta entrambe le squadre, che hanno dimostrato di avere qualità e carattere. Il Mantova ha confermato di poter uscire dalla Red Zone del torneo, capace di reagire alle difficoltà. La Juve Stabia ha dimostrato di essere una squadra temibile, con giocatori di talento e un gioco efficace.
Per chiudere il cerchio su questa partita diciamo che molto probabilmente il pareggio è merce che al momento serve molto di più alla Juve Stabia se si ragiona con la classica ottica salvezza. Infatti per tagliare il traguardo in maniera definitiva servirà qualche altra pedalata per arrivare ad alzare le braccia al cielo.
Mister Guido Pagliuca guida il suo gruppo compatto per questa volata finale ricca di insidie ma la voglia di prendere punti e maglie è veramente tantissima magari con questo motivo nella testa:
“Una bici vuole fama
E chilometri, e chilometri
Una bici è una dama
Falla vincere, falla ridere”