Non basta un grande Milan, allo Stadium trionfa la Juve per 3-1: le pagelle dei rossoneri
Continua il tabù “Juventus Stadium” per il Milan, che esce sconfitto da Torino per la settima volta consecutiva dopo l’inaugurazione del nuovo stadio bianconero. Il 3-1 è però un punteggio bugiardo per quanto visto in campo dal Milan, che per quasi tutta la partita ha tenuto testa, se non meglio, alla Juve di Allegri che, nel complessivo e nei singoli, era molto più forte.
Il gol lampo di Dybala poteva far immaginare ad una partita in discesa per i bianconeri, ma non è stato cosi. Gli uomini di Gattuso reagiscono molto bene al gol subito e partono all’assalto del pareggio. 1-1 che arriva 20 minuti dopo grazie al gol che tutti aspettavano: quello di Leonardo Bonucci, che fa sciacquare la bocca a tutti quelli che da li a poco lo stavano fischiando. Il Milan gioca, lo fa bene e solo la traversa ha impedito a Calhanoglu di completare la rimonta. Purtroppo però, dopo un paio di occasioni sprecate da parte dei rossoneri, sono i padroni di casa a tornare in vantaggio grazie alla freschezza e alla qualità che subentra dalla panchina. Douglas Costa e Cuadrado cambiano infatti la partita, con il colombiano che entra e segna il gol del 2-1 con un colpo di testa in colpevole solitudine. Arriva infine il classico gol del 3-1 che fa arrabbiare Gattuso e il Milan ne esce più sconfitto di quanto lo doveva essere.
Le pagelle:
DONNARUMMA 6 – Incolpevole sui gol di Cuadrado. Poteva fare forse qualcosa di più su Khedira, ma ha battezzato un lato e purtroppo era quello sbagliato. Difficile dargli la colpa sul tiro insidioso di Dybala, mentre è monumentale sul tiro ravvicinato di Higuain. Un’insufficienza sarebbe ingiusta a mio avviso.
CALABRIA 6,5 – E’ tornato dall’infortunio più forte di prima. Puntuale nelle chiusure e sempre presente nelle sovrapposizioni con suso.
BONUCCI 6,5 – Il gol allo Stadium era il sogno di tutti. Al di la di questo buona partita, errori personali non ce ne sono.
ROMAGNOLI 6 – Sempre presente sui cross, sono tutti suoi. Buone chiusure e come sempre mai superato nell’uno contro uno. Anche da parte sua, zero errori sui gol presi.
RODRIGUEZ 5,5 – Nella catena di sinistra lui è purtroppo l’anello debole fra Bonaventura e Calhanoglu. Rallenta spesso le azioni essendo tutto mancino e a memoria non ricordo un cross fatto da lui.
KESSIE 6 – Partita come sempre di costanza e sostanza. Tocca tantissimi palloni e da una mano nel fraseggio. Dovrebbe però essere un 6 meno per la blanda marcatura su Khedira in occasione del 3-1, cosa che farà infuriare non poco Gennaro Gattuso.
BIGLIA 5,5 – Si è visto poco in campo. Può essere un bene però, vuol dire che non ha perso palloni pericolosi. Resta comunque una prestazione al di sotto delle aspettative, forse stanco. (Montolivo 5,5)
BONAVENTURA 5,5 – Gioca bene, si impegna, ma da lui ci si aspetta molto di più. Come ad esempio non sparare alle stelle un rigore in movimento dopo aver messo a sedere uno come Cuadrado. Ha sulla coscienza anche il gol di Dybala, lasciato troppo libero di calciare a due passi da lui.
SUSO 6,5 – Ha sulla sua corsia Matuidi e Asamoah, a volte anche Dybala, ma continua lo stesso a fare quello che vuole. Pericoloso con i cross e con le giocate in coppia con Calabria. Peccato per il tiro ribattuto dopo la traversa, ma buonissima prestazione.
ANDRE’ SILVA 5,5 – Gioca tatticamente bene e in modo intelligente, ma non basta se poi sbagli un gol di testa da due passi. Rimandato con debito, ma buona prestazione. (Kalinic 5)
CALHANOGLU 7 – Come da un po’ di partite a questa parte, è il migliore in campo. Qualità, tecnica…e sfortuna. Per questioni di centimetri infatti non trova il gol colpendo una clamorosa traversa. Disegna l’assist per Bonucci, ma purtroppo non basta per vincere la partita. (Cutrone s.v.)
ALL. GATTUSO 5,5 – Disegna bene la formazione e la prepara altrettanto bene per una delle gare più difficili del campioanto. Non concordo sul cambio del regista e dell’ingresso di Kalinic. Purtroppo la differenza di panchina è quella che è, ma si poteva sicuramente agire meglio.
Fonte immagine principale: Repubblica.it