<strong>E’ sempre un piacere intervistare i grandi protagonisti della storia della Juve Stabia ed oggi tocca ad uno degli attori del sogno del 19 giugno. In esclusiva, abbiamo raggiunto Salif Dianda, uno degli eroi del pomeriggio del Flaminio.
Dianda nella Città delle Acque?
“A Castellammare sono stato bene ed è stato un anno fantastico quando ci ho giocato.”
Tornare a giocare nella Juve Stabia?
“Perchè no. Nella vita e nel calcio non si sa mai.”
Che cosa si prova ad essere uno degli eroi della cavalcata in serie B?
“Sicuramente una emozione indescrivibile: eravamo partiti credo, non per essere i primi del nostro girone, ma per raggiungere la salvezza prima possibile, ed alla fine arrivare nei play-off e vincere è stato ancora più bello.”
Su Piero Braglia?
“Piero Braglia oltre ad essere grande allenatore è anche un grande motivatore. Io ho sempre avuto un bel rapporto con lui.”
Che cosa vorresti dire alla piazza di Castellammare?
“Sono meravigliosi…gente allegra, sempre a tifare la squadra e ci tengono tanto alla maglia. Questo fa la differenza.”
La partita più bella di Dianda con la Juve Stabia?
“Di preciso non ricordo bene. Sono state sicuramente più di una. Posso dirti che porto nel cuore le sfide nei play-off: quelle non si potranno mai dimenticare.”