Juve Stabia batte Turris, il racconto di Gianfranco Piccirillo dell’Associazione Stabiamore
Juve Stabia le pagelle gialloblu
Lo Stabia dopo la sconfitta di Catania e il pari precedente con il fanalino di coda Brindisi aveva l’obbligo di tornare alla vittoria, per evitare di farsi recuperare altri punti soprattutto dal Benevento di Auteri, la squadra che al momento sembra essere la vera antagonista delle vespe, per la promozione diretta in cadetteria. Pagliuca per sostituire lo squalificato Bellich, decide di accantonare il minutaggio e di inserire ben due calciatori in difesa, Andreoni e Folino, sacrificando pure Baldi e sceglie poi di fare giocare Meli e Mosti al posto di Romeo e Piscopo, che sono stati piuttosto deludenti nelle ultime giornate.Invece la Turris del nuovo tecnico Menichini giunge al Menti con il divieto di trasferta dei tifosi residenti nella provincia, ma anche con il morale e la forma ritrovata dopo gli ultimi risultati positivi.
Lo Stabia riesce a sbloccare subito la gara, addirittura nella prima azione del derby, contro la difesa diventata emertica dei corallini nelle ultime gare grazie appunto alla cura Menichini, con il sesto gol di Adorante, che da bomber d’area di rigore, capitalizza al meglio la respinta del portiere Marcone sulla conclusione di Meli dal limite.Pagliuca, nonostante la svolta immediatamente positiva per le vespe, trova ancora il modo di farsi ammonire dall’arbitro per proteste, e lo Stabia non si accontenta di gestire, cercando ancora di segnare, prima con tiro di Leone messo in angolo, e poi con una gran conclusione di Mosti dalla distanza, che finisce alta sulla traversa.
La Turris dopo un tiro cross di Maestrelli, finito di poco fuori, costruisce alla fine del primo tempo un’azione molto pericolosa sugli sviluppi di un angolo con Casarini, che dopo una respinta di Thiam in uscita, tira dal limite di poco oltre la traversa.Lo Stabia legittima il vantaggio anche con un’altra occasione di Adorante, che si fa bloccare il tiro da Marcone.
Anche ad inizio ripresa lo Stabia sfiora il raddoppio con Meli su cross di Buglio, che tira due volte, chiamando Marcone ad effettuare due parate, che tengono in partita la Turris.Subito dopo Adorante si libera molto bene con una finta del suo marcatore e si propone al tiro in bello stile, impegnando severamente Marcone, dimostrando ancora una volta le sue doti da efficace e bravo attaccante, che se fosse arrivato ad inizio stagione e non nel mercato di gennaio, probabilmente avrebbe consentito allo Stabia di avere qualche punto in più nella sua comunque splendida classifica.
Nella Turris entrano al posto di Nicolao e dell’ammonito Panelli altri ex stabiesi come Ricci e Contessa, mentre nello Stabia Pagliuca inserisce Piscopo al posto di Mosti e su angolo battuto proprio da Contessa il colpo di testa di Maestrelli, sfiora il pareggio, finendo di pochissimo fuori.A metà ripresa Mignanelli perde un pallone velenoso al limite dell’area e Nocerino chiama Thiam ad un grande intervento e sulla respinta Pugliese sbaglia, calciando fuori una facile occasione per il pari, e anche quando Pagliuca fa un cambio conservativo con Baldi al posto di Meli, la Turris di Menichini continua ad essere molto pericolosa, anche per l’ingresso di Giannone e con il suo centravanti di colore, Jallow, chiama Thiam ad un’altra parata importante.
Prima di uscire a beneficio di Pierobon e Erradi, Buglio e Candellone sono protagonisti di un paio di azioni di alleggerimento, che se non altro fanno respirare un pochino la difesa stabiese, alle prese con un forcing insistente dei corallini, che soprattutto con Jallow, provano a mettere in difficoltà le vespe.Prima di un recupero di sei minuti la Turris sugli sviluppi dei calci piazzati mette paura ai tantissimi tifosi stabiesi presenti in un Menti tutto colorato di gialloble’, con una sparuta rappresentanza di torresi provenienti dalla provincia di Salerno, in particolare Scafati, e poi c’è l’episodio del tiro di Giannone al fulmicotone sulla traversa, che passerà alla storia, come il precedente cucchiaio del suo rigore parato da Branduani nella promozione stabiese del 2019 con la maglia del Catanzaro.
La sua traversa da circa trenta metri ha fatto letteralmente tremare il Menti, che ha accolto il fischio finale del discusso arbitro di Roma come una vera e propria liberazione, facendo passare in secondo piano l’espulsione di Lovisa e le intemperanze a fine gara tra i calciatori in un tripudio di cori e incitamenti dei tifosi stabiesi.L’arbitro è stato criticato da entrambe le squadre per un presunto fuorigioco sul gol decisivo di Adorante al primo minuto e per un possibile fallo da rigore sul forte centrocampista stabiese Leone, ma probabilmente il direttore di gara è stato uno dei migliori visti negli ultimi tempi, e ora non resta allo Stabia che preparare il prossimo derby sempre al Menti con la Casertana, consapevole ancora della sua forza, ma anche del periodo particolare di crisi, che sta attraversando per un palese calo, che è sia fisico che mentale, come dimostrano i crampi e la scarsa concentrazione mostrata dalla capolista in buona parte del secondo tempo.