Juve Stabia: Noi abbiamo un giocatore che……
Uno dei calciatori che ha accompagnato gli anni dolci della Juve Stabia targata Roberto Fiore è stato sicuramente Silvio Gori, terzino italiano travestito da Brasiliano. La curva cantava il seguente motivetto:
“Noi abbiamo un giocatore che… tira bombe da lontano, da curva lo chiamiamo… Silvio Gori facci un goal!”
Effettivamente Silvio Gori calciava in porta come fanno i talenti sudamericani. Le sue punizioni erano letali. Missili sulla valvola e palla che prendeva un effetto e potenza incredibili, imparabili per i portieri. Anni fa la piazza di Castellammare di Stabia lo ha ricordato con un’amichevole contro il Napoli, vinta dalle vespe per 3-2. In effetti ci manca Silvio e ci piacerebbe che la sua figura venisse ricordata spesso.
Cenni storici:
Silvio Gori (Rosignano Marittimo, 1º novembre 1965 – Firenze, 29 luglio 2001) è stato un calciatore italiano, di ruolo difensore
Cresce nel Pisa che lo fa esordire in Serie A il 13 maggio 1984 in Pisa-Lazio (2-2) e poi lo impiega in 4 occasioni nella successiva stagione in Serie B.
Nella stagione 1985-1986 viene ceduto in prestito all’Empoli dove gioca 12 partite segnando 2 reti nel campionato cadetto.
Nel 1986 fa ritorno al Pisa dove gioca 14 incontri in cadetteria nella stagione che conduce i nerazzurri in Serie A, mentre l’anno seguente gioca 5 partite in massima serie e vince la Coppa Mitropa (scendendo in campo pure nella finale vinta contro il Váci Izzo).
Nel 1988 passa al Catanzaro in Serie B dove gioca per un anno, mentre successivamente milita in Serie C1 per due stagioni alla Ternana e per tre alla Juve Stabia.
Complessivamente in carriera ha disputato 6 partite in Serie A e 51 (con 2 reti) in Serie B.
Dopo il ritiro dal calcio gestisce insieme al suocero un’azienda di autotrasporti.
Muore il 29 luglio 2001 all’ospedale di Careggi proprio in seguito ad un incidente sul lavoro, e la famiglia decide di donare gli organi.