365 giorni fa o quasi, la Juve Stabia tagliava ufficialmente il nastro della promozione in Serie B, 2-1 vittoria contro la Vibonese e grande baldoria, come recita la frase di un popolare film con Kevin Spacey.
Juve Stabia, come e’ cambiata la nostra vita a 365 giorni di distanza…
Questa storia, la conosciamo benissimo, la festa, il ritorno in cadetteria, il ritiro di Rivisondoli, la falsa partenza in campionato, la gioia dello Stadio Provinciale di Trapani e la risalita che ha portato le vespe di Fabio Caserta in mari piu’ tranquilli.
Poi, e’ arrivato lui, il nemico invisibile a cancellare la nostra quotidianieta’, il lavoro, i negozi e le scuole chiuse e purtroppo ci ha fatto piangere portandosi con se tantissime vittime innocenti. Si, un anno fa eravamo veramente molto felici.
Eravamo felici, per quello che e’ stato fatto sul campo, con una impresa dal sapore di leggenda, eravamo felici perche’ potevamo abbracciarci e ridere e piangere insieme. La cosa drammatica di questo ragionamento e’ questo, che spesso si fanno i bilanci con le stagioni, la classica frase: “Lo scorso campionato eravamo messi meglio” oppure il ragionamento opposto, ma ad oggi a 365 giorni di distanza, il calcio purtroppo non e’ argomento di questo contesto, ci sono altri problemi, altre sfide piu’ serie ed altri eroi che non si battono sopra un manto erboso, ma sono eroi comuni, medici, infermieri, personale sanitario, servizi sociali, autorita’, protezione civile, forze dell’ordine e tante altre che stanno continuando a lavorare, tipo le persone dei supermercati nonostante questo dramma collettivo. Si, un anno fa eravamo veramente molto felici.
I problemi della vita reale esistono per tutti, dagli studenti che vanno a scuola alle difficolta’ lavorative e per tornare alla realta’ di Castellammare di Stabia, la Juve Stabia era realmente un rifugio settimanale, una famiglia tutta gialloblu e 365 giorni fa dopo la festa, iniziavamo a pensare a quello che sarebbe poi successo nel prestigioso campionato di serie B, con tante paure ma anche tante speranze e nessuno avrebbe mai osato pensare ad un dramma del genere.
Adesso la priorita’ e vincere contro questo nemico, da nord a sud, dalla Spagna alla Francia, passando per gli Stati Uniti, poi torneremo alla normalita’ e si spera presto, si provera’ a ripartire anche se sara’ un inizio molto difficile e quando torneremo allo Stadio forse torneremo ad essere felici.
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