Troest, il difensore della Juve Stabia ha parlato ai nostri canali per una intervista con alcuni momenti della sua carriera
Magnus Troest fa cento presenze con la maglia delle vespe e non solo…………..
Che significa per te aver indossato la maglia della Juve Stabia per cento volte?
“È sicuramente un traguardo importante che mi rende orgoglioso: non è una cosa scontata arrivare a 100 presenze in una squadra”.
Oramai sei diventato un calciatore bandiera ed un pezzo di storia recente della squadra.
Che effetto ti fa?
“Mi rende felice, come dicevo prima. Essere pezzo di storia recente di questo club è qualcosa di unico”.
Hai avuto una carriera importante. Che ricordi hai dell’Atalanta?
“Ho un ricordo bellissimo del periodo passato all’Atalanta, è stato un anno incredibile. Una società importante già in quel periodo in serie B. Mi sono trovato benissimo. Società importante, centro sportivo di grande livello, tifoseria importante e città molto bella. Poi abbiamo vinto il campionato di serie B, è stata una stagione importante”.
Da Danese che Europeo è stato per la tua nazionale. Dal dramma di Eriksen fino alla sfida contro l’Inghilterra.
“È stato un europeo molto strano. Cominciato nel peggiore dei modi con un grosso spavento per le condizioni di Eriksen. Per fortuna è andata bene, ma questa cosa è come se avesse unito maggiormente il paese. C’era un’atmosfera pazzesca nelle partite successive. E’ stata sfiorata la parte finale del torneo, un grande obiettivo per un paese piccolo come il nostro”.
Nel corso del tuo percorso chi sono gli allenatori che ricordi con più affetto?
“Ricordo molto bene Guidolin che è un ottimo allenatore, ma anche Maran, D’Aversa e Caserta”.
Il calciatore che ti ha impressionato di più come compagno di squadra e quello come avversario?
“Direi Edgar Barreto e Doni ma come avversario Verratti anche se era molto giovane, ma all’epoca già fortissimo. Ho avuto la “fortuna” di giocare anche contro Aguero nella coppa del Rey in Spagna e non è stato semplice marcarlo”.
Hai vinto un campionato da protagonista con la Juve Stabia. Di quella stagione quale partita ricordi con più affetto?
“
La partita in casa contro il Trapani: avevamo buttato via quasi tutto il nostro vantaggio e, perdendo quella partita ci avrebbero superati. Il Menti pieno creò un’atmosfera assurda e la squadra fece una partita incredibile nonostante la forte pressione. Ma anche quella dopo con la Sicula Leonzio: sotto 2-0 siamo riusciti a vincerla 3-2”.
Sei un calciatore che ama far parlare il campo. Ma hai un messaggio per i tifosi gialloblù?
“Devono starci sempre vicino come già fanno, continuando a sostenere la squadra”.
Si ringrazia Ufficio Stampa SS Juve Stabia per disponibilità e cortesia