La Juve Stabia ha pareggiato per 0-0.Il pensiero post gara di Gianfranco Piccirillo:
Pagliuca decide di confermare la formazione che ha travolto il Potenza nell’ultimo turno infrasettimanale e nel primo tempo i fatti gli danno ragione perché lo Stabia domina in lungo e in largo.
Nonostante l’assenza dei sostenitori stabiesi per la limitazione della tessera del tifoso, la squadra di Castellammare gioca bene con il modulo elastico del 4 3 3 che diviene a volte 4 2 3 1 e a volte 4 3 1 2, costruendo diverse azioni importanti con Romeo, due volte, Piovanello e Candellone, che ispirato dal solito bravo regista Leone, spreca l’occasione più clamorosa davanti a Krapikas, portiere lituano attento in precedenza e per tutta la gara, più delle altre del campionato, nel quale finora il Cerignola come lo Stabia non ha mai perso.La squadra pugliese che è comunque indietro lo Stabia in classifica, è una delle bestie nere che le vespe hanno sofferto al Monterisi nella scorsa stagione e in quella della storica promozione dall’interregionale alla serie C2 nel 1991, ottenendo su tre gare un punteggio negativo complessivo di 8-2.
La squadra di Tisci riesce ad impegnare Thiam con il temibile cannoniere Malcore solo a fine primo tempo e all’inizio della ripresa, quando lo Stabia di Pagliuca mostra un leggero calo, che convince il tecnico a inserire prima Piscopo al posto di Buglio e poi contemporaneamente Marranzino, Erradi e il neo acquisto difensore Andreoni al posto di Piovanello, Gerbo e Mignanelli, per sfruttare i calciatori più freschi.Anche Tisci, che ha sostituito in panchina Michele Pazienza, attua i suoi cambi, ma l’unica conclusione degna di nota è quella di Capomaggio, che non riesce ad inquadrare la porta.
Entrambe le squadre hanno reclamato la massima punizione per due episodi in area, lo Stabia nel primo e il Cerignola nel secondo tempo, ma l’arbitro distribuisce solo diversi cartellini gialli, uno anche al tecnico stabiese.Lo Stabia è costretto a difendersi nel finale, ma alla luce del dominio del gioco del primo tempo subire la sconfitta sarebbe stata una beffa insopportabile per la tifoseria di Castellammare, che avrebbe voluto riscattare invece la brutta sconfitta di maggio, subita al primo turno dei play off.
Pagliuca si rende conto delle difficoltà e preferisce nel recupero accontentarsi del pareggio che comunque assicura con la sconfitta della Turris ancora la testa della classifica, sostituendo un calciatore offensivo come Marranzino, peraltro entrato da poco, con il difensore Folino, ma la squadra lo smentisce perché finisce in attacco, costruendo l’ultima azione pericolosa con un bel tiro in porta dal limite di Leone, anche stasera prezioso e convincente.Il pari, il secondo esterno per 0-0, somiglia molto a quello di Giugliano, vale a dire sta stretto considerando le occasioni create, ma può essere accettato se si guarda anche ad un paio di pericoli subiti e la soddisfazione rimane comunque ampia, per un ottimo inizio di stagione, che può essere consolidato ulteriormente nei successivi impegni di campionato domenica pomeriggio al Menti con il Monopoli e martedì ancora con il Potenza nel primo turno di Coppa Italia di categoria.