Di solito la prima partita di un allenatore non può mai essere considerata decisiva, nemmeno in caso di disfatta. Esistono casi di esoneri lampo ma o si trattò di presidenti particolari come Zamparini, che esonerò Pioli prima dell’avvio del campionato, o quello di Ciccio Graziani. Il tecnico, nel 1990, fu esonerato durante il precampionato perché giocava a carte anziché seguire gli allenamenti.
Ma, questi, per l’appunto, sono casi limite. Eppure la partita contro la Macedonia del Nord è già decisiva. Infatti l’Italia ha bisogno di una vittoria sia per iniziare col piede giusto, sia per tranquillizzare l’ambiente, deteriorato dall’ultima gestione Mancini. Sia dal punto di vista dei risultati che delle convocazioni.
Infatti non sono in pochi a sospettare che l’ex C.T. sia stato contattato da tempo dall’Arabia e che abbia trascurato il suo lavoro sapendo che avrebbe lasciato al Nazionale Italiana. Fatto sta che Spalletti ha avuto meno di un mese per preparare formazioni e partite. Una vittoria quindi è doppiamente importante.
Spalletti contro il destino
“Al destino, come sappiamo, non manca il senso dell’umorismo” afferma il personaggio di Morpheus nel film Matrix. La Macedonia ci eliminò nella prima partita di spareggio per il Mondiale (complici un’Italia sprecona e una papera di Donnarumma) ed è buffo che la prima partita dell’ex tecnico del Napoli sia proprio contro la Macedonia.
Spalletti dovrà anche fare i conti con gli infortuni di Chiesa e Pellegrini (ma si devono giocare più partite secondo UEFA e FIFA) e anche con il momento di forma non esaltante di Immobile (che in Nazionale sembra dimenticarsi di come si gioca), ma anche con Barella gasato per la sua presenza nei trenta del Pallone d’oro e con Di Lorenzo ancora inarrestabile.
La partita
Parlando però della partita, Spalletti dovrebbe puntare tutto sul suo clasico 4-3-3 con Donnarumma in porta, Di Lorenzo e Dimarco sulle fasce e Mancini e Bastoni al centro della difesa. A centrocampo Barella, Cristante e Tonali, davanti spazio al trio Politano-Immobile-Zaccagni, con Raspadori che dovrebbe insidiare il posto da prima punta di Immobile.
Curiosità: con l’infortunio di Chiesa e la panchina da Locatelli questa dovrebbe essere (uso il condizionale perché fino al fischio d’inizio non c’è sicurezza matematica sulla formazione) la prima partita della Nazionale Italiana da oltre quarant’ani senza giocatori della Juventus titolari dal primo minuto.
Di seguito le probabili formazioni: Macedonia del Nord (4-3-3): Dimitrievski; Ristovski, Zaykov, Musliu, Alioski; Bardhi, Ademi, Ashkovski; Trajkovski, Nestorovski, Elmas.
Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Dimarco; Barella, Cristante, Tonali; Politano, Immobile, Zaccagni