Una Lazio “diesel” si riprende l’Olimpico e batte il Pescara.

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1^ vittoria stagionale all’Olimpico per la Lazio di Simone Inzaghi.  I biancocelesti tornano padroni tra le proprie mura ed a farne le spese è il Pescara dell’ex Massimo Oddo, capace di imbrigliare e mettere paura alla Lazio nei primi 45’, prima di capitolare rovinosamente nella ripresa. Chissà cosa sarebbe successo infatti se, al 34’ del primo tempo, il centrocampista del Pescara Memushaj non avesse fallito clamorosamente il penalty del possibile 0-1. Ma si sa, il calcio è fatto di episodi e così, smaltita la paura per una gara che sarebbe stata decisamente in salita, Immobile & co. hanno disputato una ripresa pressoché perfetta, facendo valere tutto il divario tecnico tra le due compagini ed il 3-0 finale lascia poco spazio all’interpretazione. Una squadra ridisegnata ancora una volta nel modulo dal tecnico Inzaghi che propone un 3-5-2 con le novità di Cataldi in cabina di regia per via dell’indisponibilità di Lucas Biglia, al quale affianca il solito Parolo e Milinkovic-Savic, il quale si dimostrerà migliore in campo a fine gara. Meno azzeccata la mossa in attacco di preferire Djordjevic, ancora una volta impalpabile la sua prova, al posto del gioiellino Keita, il quale appena entrato proprio al posto dell’attaccante serbo, ha fatto il bello e cattivo tempo per la retroguardia del Pescara. Al di là del modulo la Lazio è sembrata come al solito, lenta a carburare giocando un calcio apatico nella prima frazione di gara. Eppure l’inizio prometteva bene visto che dopo appena 4’ minuti, Immobile trovava la via del gol, giustamente annullato per fuorigioco. Al 28’ poi Parolo la fa grossa, divorandosi un gol a colpo sicuro a meno di 3 metri dalla porta. Ma poi per poco non succedeva il patatrac: su una ripartenza veloce del Pescara, Felipe Anderson (impalpabile nel 1° tempo, decisivo nella ripresa), non ripiega e lascia solo Bastos nell’1 contro 1 con Caprari ed il difensore angolano, meno brillante rispetto alle uscite precedenti, atterra in area l’attaccante del Pescara causando un calcio di rigore. Dal dischetto per fortuna, Memushaj cicca malamente il pallone mandandolo a lato della porta difesa da Marchetti. Da qui la svolta della gara. La Lazio si sveglia dal torpore ed inizia a macinare gioco e nella ripresa domina il campo in lungo ed in largo. Salgono in cattedra Lulic e Felipe Anderson sulle fasce e proprio quest’ultimo si inventa un assist delizioso per il gol di Milinkovic-Savic che sblocca la gara. Da lì in poi la resistenza del Pescara si sbriciola ed il percorso diventa tutto in discesa per i padroni di casa ed infatti la Lazio realizza altri 2 gol in 9 minuti, che di fatto chiudono il match. CONSIDERAZIONI : In conclusione una buona Lazio anche se non sempre si può regalare un tempo agli avversari. Inzaghi ha avuto ragione del rivale-amico Oddo ridisegnando una Lazio con un nuovo modulo dimostrando doti “camaleontiche” nella tattica. Bella anche la scelta di lanciare in campo un altro giovane promettente (Murgia ndr) del vivaio laziale a risultato ormai acquisito. L’unica pecca resta la scelta del solito Djordjevic che ormai non fa testo. Forse il tecnico dovrebbe chiedere alla società (lo so è una barzelletta!) un attaccante a gennaio perché se vorrà giocare con 2 punte per tutto il campionato, a questo punto farebbe meglio a pescare qualche altro giocatore della Primavera, visto che finora le scelte di Lombardi e Murgia sono state azzeccate, piuttosto che riproporre ancora una volta l’attaccante serbo e giocare praticamente in inferiorità numerica.

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