Lazio: poker ai “4 mori”. Il Cagliari affonda all’Olimpico.

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Con un secco 4-1 la Lazio si impone sul Cagliari nel turno infrasettimanale,  valido per la 10^ giornata di campionato. Una Lazio devastante capace di portarsi sul 3-0 nei primi 27’ minuti di gioco. Nulla da fare per gli isolani di mister Rastelli che devono arrendersi alla netta superiorità dei biancocelesti. Il tecnico Inzaghi, ripropone lo stesso undici iniziale di Torino, eccezion fatta per Radu che si riappropria della sua fascia di competenza e di quella da capitano

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spedendo Patric a destra ad appannaggio di un Basta ancora a corto di condizione dopo il recente infortunio. Bastano solo 360 secondi alla Lazio per portarsi in vantaggio: Lulic difende una palla sulla trequarti, si defila e lascia partire un cross perfetto che il goldenboy Keita

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prima addomestica in area e poi lascia partire un diagonale imprendibile per l’incolpevole Storari. 1-0 e palla al centro. Il cagliari prova subito a recuperare lo svantaggio e per poco non ci riesce. 10 minuti dopo infatti ha una clamorosa occasione con Borriello che sfrutta una sciagurata uscita di Marchetti ed un malinteso difensivo tra Wallace ed Hoedt ma la sua palla finisce di pochi centimetri a lato della porta sguarnita. Gol mangiato, gol subito. La legge non scritta del calcio è implacabile ed infatti dopo 5 minuti la Lazio raddoppia grazie ad un calcio di rigore assegnato per fallo su Immobile, che lo stesso bomber napoletano trasforma spiazzando l’estremo difensore rossoblu- Il Cagliari sotto del doppio svantaggio è frastornato e la dimostrazione si ha dopo altri 5 minuti quando i suoi difensori si rendono protagonisti di uno svarione difensivo che permette ancora ad Immobile di involarsi tutto solo verso la porta difesa da Storari il quale viene trafitto ancora per il 3-0. Partita virtualmente chiusa con i laziali padroni del campo per la restante prima frazione di gioco. Nel secondo tempo il Cagliari, dopo la strigliata del tecnico Rastelli, rientra in campo rinfrancato e prova a rimettere in sesto una gara compromessa e la grande occasione si presenta dopo un quarto d’ora quando Keita atterra ingenuamente in area Melchiorri, causando il calcio di rigore ma alla battuta del penalty si presenta Borriello il quale spara a lato della porta di Marchetti. E’ l’episodio che spezza definitivamente le ali ai sardi e che riaccende lo spirito dei biancocelesti i quali vanno più volte vicini al gol del 4-0 fino a quando Felipe Anderson decide di centrarlo con una meravigliosa giocata personale che trova il tripudio di tutto lo stadio. Partita chiusa anche se nel finale c’è un po’ di gloria per i cagliaritani che trovano il classico gol della bandiera grazie ad un’autorete di Wallace sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

In conclusione un’ottima Lazio che ha avuto in campo per buona parte di gare 7 giocatori su 11 “under 23”. Una linea verde quella voluta da Inzaghi che sta dando i suoi frutti infatti la squadra ha dimostrato molta freschezza e dinamicità in tutte le zone del campo. Bene quasi tutti a parte Wallace in difesa, ancora troppo macchinoso e talvolta irruente all’inverosimile in normali azioni di gioco. Dei 4 difensori centrali in rosa è di sicuro il meno bravo ma Bastos e soprattutto De Vrij ne avranno per un po’ con i loro rispettivi infortuni quindi si dovrà andare ancora avanti con lui sperando che possa acquistare più fiducia nei suoi mezzi di giornata in giornata. Anche il centrocampo non è stato eccellente ma si è limitato a svolgere il compitino eccezion fatta per Lulic, in grande spolvero. Gli ingressi di Lombardi e Murgia dimostrano che questi ragazzi grazie al loro impegno ed alle loro qualità, stanno scalando le gerarchie e godono sempre più della fiducia del tecnico.

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