Il mercato del Milan, tra dubbi e incognite

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Tra il dover fare i conti con un budget limitato e le trattative per la cessione della società, che hanno finalmente portato alla firma del contratto preliminare con la cordata cinese, guidata da Han Li e Yonghong Li, il mercato del Milan è stato molto travagliato.

Partendo dalle entrate, cominciamo con Gianluca Lapadula. Il suo bilancio in B è ben noto: 30 gol all’attivo e 12 assist in 44 presenze, playoff inclusi. Numeri molto promettenti, ma c’è da chiedersi se potrà ripetersi in serie A, considerando soprattutto che davanti ha Carlos Bacca, non proprio l’ultimo arrivato. A suo vantaggio potrebbe giocare la considerazione che, con la permanenza di Luiz Adriano e contando Niang che può fare sia la punta che giocare largo, il Milan ha in questo momento 4 punte. Un po’ tante, per una squadra che, apparentemente, deve giocare con una sola punta. Non è da escludere, quindi, che a volte Montella decida di passare a 4-3-1-2, in considerazione anche degli arrivi di Sosa e Mati Fernandez. schierabili nel ruolo di trequartista; in quel caso, con un posto in più, Lapadula avrebbe più possibilità di giocarsi le sue chances. 9 milioni di euro, la maggiore spesa del mercato rossonero, per un calciatore che si appresta per la prima volta alla serie A all’età di 27 anni sono una cifra tale che vien difficile pensare che resti sempre in panchina. Al momento dell’acquisto di Lapadula, tuttavia, Bacca era dato come certo partente; ipotesi che, poi, non si è verificata. Col senno di poi ci si chiede se, a questo punto, questi soldi non potessero essere investiti, ad esempio, nella difesa o nel centrocampo, che sicuramente avevano bisogno di più rinforzi. Da segnalare il rientro alla base di Suso. Lo spagnolo è tornato al Milan più maturo, dopo l’esperienza al Genoa, e ha già fatto vedere le sue qualità in particolare nella sfida contro il Napoli, in cui ha siglato il suo primo gol ufficiale con la maglia rossonera. La speranza dei tifosi è che Suso possa ripercorrere la stessa strada fatta da Niang, andando così a rappresentare una importante pedina nel tridente d’attacco.

A centrocampo non sono arrivati nomi di spessore: le scelte del Milan sono ricadute su Mati FernandezJosè Sosa. Tra i due, l’acquisto migliore per rapporto qualità/prezzo è stato quello al fotofinish dell’ex Fiorentina: costato 800.000 € per il prestito con diritto di riscatto, pupillo di Montella, centrocampista di qualità, che si sposa perfettamente con l’idea di calcio dell’aereoplanino, basata su un centrocampo composto da giocatori di qualità. Ecco perché Mati Fernandez, giocatore duttile, potrebbe essere schierato nel ruolo di interno destro, occupando la zona al momento presidiata da Kucka. All’occorrenza, inoltre, può essere schierato anche da trequartista. Con presupposti molto simili è arrivato anche Josè Sosa, con la differenza che quest’ultimo è costato 7,5 milioni più i costi delle commissioni. Non proprio una cifra di poco conto, in considerazione del fatto che il giocatore ha 31 anni e in Serie A non ha lasciato un buon ricordo alla sua esperienza al Napoli.

La difesa resta, anche quest’anno, un grosso interrogativo: ancora una volta il ruolo di leader difensivo è affidato a Romagnoli: bravo, ma anche acerbo. Il classico giocatore che alla sua età avrebbe bisogno di un giocatore esperto al suo fianco, che lo aiuti nella crescita. Il giocatore esperto non è arrivato: i nuovi arrivi sono rappresentati dal rientro di Paletta e dal giovane Gustavo Gomez, acquistato per 7 milioni di euro. Il primo può rappresentare una discreta alternativa, ma non ha mai convinto ad alti livelli, mentre il paraguayano è una incognita. Uno dei due dovrà guidare la difesa insieme a Romagnoli. Ad essi si aggiunge l’acquisto a parametro dell’esterno sinistro Vangioni. Oggetto misterioso del mercato rossonero che difficilmente sarà impiegato, partendo dietro Antonelli e De Sciglio nelle gerarchie.

Per quanto riguarda il mercato in uscita, il Milan ha operato scelte ponderate: le cessioni di Diego Lopez, Menez, Mexès, Boateng e Alex rappresentano un risparmio molto grande in termini di ingaggio. Ad esse si aggiungono le cessioni a titolo definitivo di Matri e Verdi, non utili al progetto rossonero, e i prestiti di Mastour e Josè Mauri, il quale avrà modo di maturare e dimostrare le sue qualità in un ambiente che sa valorizzare i giovani.

In conclusione i tifosi rossoneri, per la maggior parte delusi da questo mercato, sperano che questi investimenti bastino per raggiungere quantomeno l’Europa League, nell’attesa del closing della cordata cinese, che porterà al Milan soldi per nomi di maggior spessore, magari già dalla sessione di gennaio. VOTO MERCATO: 5.

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