Napoli la squadra di Antonio Conte pareggia a Torino
Il racconto di Gianfranco Piccirillo dell’ associazione Stabiamore
Avendo seguito la gara dello Stabia, sconfitto a Modena, ho comunque intuito che nell’attesa sfida tra la nuova Juve di Thiago Motta e il Napoli di Conte, storico juventino, ci sono state ben poche emozioni.
Il Napoli, schierato finalmente con un centrocampista in più, peraltro bravo come Mc Tominay e senza Mazzocchi, si fa preferire perché controlla ordinatamente la squadra avversaria, che peraltro in Champions aveva brillato contro il PSV, e riesce a creare un paio di situazioni pericolose, con un modulo stretto 4-1-4-1, che si trasforma in un 4-1-3-2 quando McTominay si sposta sulla sinistra di Lukaku.
Neanche l’infortunio di Alex Meret, costretto ad abbandonare il campo dopo 35 minuti, diventa un problema per la squadra di Conte, perché il giovane ex Bari ed Empoli Elia Caprile, non sfigura e il tecnico sa gestire bene nella ripresa il resto dei cambi. Infatti un triplo cambio per il Napoli arriva solo nell’ultimo quarto di gara con l’uscita di Politano, Lukaku e Kvaratskhelia, e l’ingresso di Simeone, Neres e Folorunsho e addirittura nei minuti finali la sostituzione di Lobotka con l’altro scozzese Gilmour.
Se il Napoli comunque riesce a pungere solo su qualche isolato tentativo, la squadra padrona di casa delude molto in fase avanzata, dove Vlaovic non riesce ad incidere minimamente e il centrocampo peggiora con l’uscita dell’americano Mckennie e l’entrata di Weah. L’unica occasione è quella di Koopmeiners, che
in contropiede si libera bene e fa partire un tiro che sfiora la porta di Caprile. Insomma è stata una gara tattica e bruttina, e se il pari forse può soddisfare più il Napoli, perché giocava in trasferta e peraltro senza il sostegno dei tifosi della Campania, bloccati nelle ultime ore dal prefetto di Torino, gli unici vincitori possono essere considerati quel padre e figlio che hanno vinto il ricorso d’urgenza al Tar, riuscendo a vedere lo stesso la partita dallo Stadium. Entrambe le squadre però sono rimandate alle prossime gare, in attesa di esprimere un calcio all’altezza delle aspettative delle tifoserie.