Napoli Milan finisce 2-2 una gara ricca di goal e colpi di scena di Gianfranco Piccirillo:
La sfida tra queste due grandi del calcio mondiale non delude mai le aspettative e anche questa volta lo spettacolo al San Paolo Maradona è stato assicurato dai protagonisti sul campo, che però hanno commesso pure errori imperdonabili. Garcia prova ad inserire Elmas a centrocampo, mentre il Milan deve fare i conti con le indisponibilità di due difensori centrali, considerando la squalifica di Thiaw e l’infortunio di Kalulu nei primi minuti con l’esordio addirittura del giovane Marco Pellegrino, ma la squadra di Pioli ancora una volta si esalta contro il Napoli, almeno nel primo tempo. Infatti il Milan riesce a segnare due gol simili sempre con Giroud, di testa, che si arrabbia poi molto nel finale quando Pioli decide di toglierlo dal campo. Oltre i due gol sul primo dei quali Meret non sembra irreprensibile, il Milan manca pure un altro paio di occasioni per segnare ancora, ma va detto che Politano manca clamorosamente la palla del pareggio, sbagliando praticamente a porta vuota. Oltre l’occasione di Politano il Napoli ci prova solamente con due tiri da molto lontano di Mario Rui e Raspadori, che provano a sorprendere il rientrante portiere della nazionale francese, Maignan stasera apparso stranamente in difficoltà in diverse circostanze.
Garcia è costretto a correre ai ripari, sia dal punto di vista psicologico con una strigliata necessaria negli spogliatoi, che con gli inserimenti di Simeone, Ostigard e Olivera, al posto di Elmas, il deludente Rrahmani e Rui e il Napoli in effetti si trasforma nella sua versione migliore creando pericoli a iosa e segnando due reti in pochi minuti. Politano riscatta il suo clamoroso errore del primo tempo, realizzando uno dei suoi gol più belli e poi dopo alcune parate di Maignan, le occasioni di Di Lorenzo, accade un vero e proprio prodigio a poche ore dal sessantatreesimo compleanno di Maradona, vale a dire un gol del Napoli su punizione, un fatto del quale si era ormai dimenticata la consistenza. E invece Raspadori riesce a compiere l’impresa, che ha del sensazionale, ma va detto che il nazionale azzurro ci stava provando già da qualche partita, senza mai riuscire a superare il portiere avversario. Il gol su punizione ha ricordato si napoletani che in fondo si può assistere ancora a soluzioni del genere e addirittura Raspadori successivamente ci ha provato ancora, ma seconda soluzione non è stata calcistica, bensì in perfetto stile rugbistico o se preferite da football americano, facendo arrivare la palla quasi fuori dallo stadio intitolato a Maradona. Il Napoli comunque nel secondo tempo ha dominato il Milan, prima e dopo gli inserimenti di Anguissa e Zanoli per Zielinski e Politano, sfiorando la vittoria, anche perché i cambi ancora una volta opinabili di Pioli, che toglie contemporaneamente Giroud e Leao, hanno equilibrato l’inferiorità numerica del Napoli, determinata dalla doppia ammonizione di Natan, che comunque oggi ha fatto meglio del collega di reparto Rrahmani, che è stato surclassato da Giroud nel primo tempo.
Se Giroud fosse rimasto in campo il Napoli avrebbe potuto rischiare ancora di più di quanto comunque non ha fatto con la clamorosa occasione sprecata di testa da Calabria, ma nel recupero comunque è la squadra partenopea a doversi rammaricare per l’ennesima occasione incredibilmente fallita da Kvaratskheila, che ancora una volta contro il Milan, per il quale evidentemente sta diventando una delizia affrontarlo, non riesce a segnare, facendosi respingere la favorevolissima conclusione da Maignan. Stasera entrambi i tecnici rischiavano di essere esonerati in caso di sconfitta, e così questo spettacolare e in ogni caso rocambolesco pareggio, permette a Garcia e Pioli di restare sulle loro panchine, respingendo le possibili avanzate dei Mazzarri e degli altri gufatori di turno, ma ci sono ancora fatti che devono fare riflettere soprattutto il Napoli per gli intollerabili errori in difesa, ma non solo, ai quali occorre trovare rimedio per cercare di restare in corsa almeno per le posizioni di rincalzo dietro le grandi favorite del campionato, che ormai si è assodato essere Inter e Juventus.
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