Il Napoli di Antonio Conte batte anche il Monza allo Stadio Maradona.
Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo
La squadra di Conte sbriga facilmente la pratica Monza, realizzando due reti nel primo tempo e concedendo pochissimo ai brianzoli allenati da Nesta.Ormai con l’inserimento di Mc Tominay, non si vede più il modulo precedente all’arrivo dello scozzese, ma una squadra più offensiva, che torna a giocare a quattro in difesa.
Dopo una prima fase della frazione con poche situazioni pericolose arriva una splendida triangolazione tra Lukaku e Politano a permettere all’esterno ex della nazionale di segnare il bel gol che sblocca la gara, proprio davanti agli occhi di Spalletti, che può cominciare a pentirsi di non averlo convocato nemmeno agli ultimi deludenti europei in Germania.Il raddoppio del Napoli è favorito dall’errore della squadra della famiglia Berlusconi nell’impostazione dal basso, con il recupero di Anguissa, il tentativo di Mc Tominay e la conclusione vincente di Kvaratskhelia, che continua ad essere tartassato di falli, perché i difensori per fermarlo sono costretti a ricorrere alle maniere forti.
Eppure il nazionale georgiano anche questa volta subisce provvedimenti di ammonizione, che si stentano a comprendere se soprattutto rapportati a quelli mancati nei confronti dei suoi marcatori, come il napoletano Izzo, costretto nell’occasione ad adoperare tutto il suo repertorio di astuzie, pur di non essere superato costantemente nel dribbling.Nella ripresa Lukaku e Mc Tominay da una parte e Djuric dall’altra danno un piccolo brivido ai portieri Turati e Caprile, che se la cavano bene nelle circostanze.
La partita si trascina senza grandi emozioni fino alla scelta dei cambi, sui quale i tecnici hanno tentennato un poco troppo, soprattutto Nesta, che evidentemente non è riuscito ancora a calarsi bene nella realtà di una rosa, che probabilmente non disponendo di calciatori importanti, deve preoccuparsi più della zona retrocessione che di quella europea.Solo nei minuti finali Conte inserisce Mazzocchi per fare respirare il marcatissimo Kvaratskhelia e concedere qualche minuto al calciatore onesto gregario del mercato della scorsa stagione rimasto nel Napoli assieme a Ngonge, e poi Raspadori e Neres al posto di Politano e Lukaku.
Il figlio d’arte Maldini prima e dopo gli inserimenti decisi da Nesta prova a cercare il gol dalla distanza o sui calci di punizione dal limite, senza però riuscire ad impegnare seriamente Caprile, che dunque mantiene la sua porta imbattuta nelle tre gare disputate al posto di Meret.Probabilmente per il Napoli sarà più impegnativa la sfida del prossimo venerdì pomeriggio ancora al San Paolo Maradona contro il Como di Fabregas, perché mi dispiace per il presidente Galliani, ma il Monza di stasera è sembrato davvero poca cosa, facendo prospettare una stagione di sofferenza.
Prima degli ingressi nel recupero di Spinazzola e Gilmour per Olivera e Lobotka, Raspadori e Neres hanno mancato di poco la porta di Turati, risparmiando il terzo gol, che avrebbe fotografato meglio il risultato di una partita, che è stata assolutamente senza storia.