Il Museo napoletano di San Martino è situtato all’interno dell’antico complesso monumentale della Certosa, che divenne proprietà dello Stato intorno al 1870, sotto la guida dell’archeologo Giuseppe Fiorelli.
Le mura di questa struttura furono predestinate a racchiudere i ricordi artistici della storia napoletana.
Inizialmente Bruno Molajoli ed in seguito Gino Doria, impiantarono questo museo con moderni criteri suddividendolo in diverse ed importanti sezioni.
Il Museo di San Martino si divide in tre sezioni: storica, artistica e monumentale.
La prima che il visitatore percorre è la sezione storica e comprende quattro sottosezioni. La prima è quella navale; la sala delle carrozze, realizzate con decorazioni in oro e lo stemma dei Borbone; un’altra sala ospita il famoso presepe napoletano dell’artista Cuciniello. L;a seconda invece quella dei ricordi dell’impero napoletano; la sezione inerente alle feste ed i costumi del regno.
La sezione artistica e cartografica invece comprendono alcune opere di varie opere antiche.
L’ultima sezione, altrettanto importante, comprende opere minori e tutto ciò che possa ricordare l’antica Certosa; la restanti opere d’arte includono tutto il complesso monastico.
Inoltre sono presenti opere di genere topogragico, una scultura in marmo raffigurante San Martino che dona il suo mantello ad un povero.