Il Napoli batte il Leicester e continua il suo viaggio in Europa
Sono due squadre con grandi problemi quelle che si affrontano per cercare la qualificazione allo stadio San Paolo Maradona, ancora inzuppato dalla pioggia. Il Napoli ha tanti infortunati, il Leicester tanti contagiati dal covid, ma il medico sociale degli inglesi si prende la grande responsabilità di rifiutare i tamponi richiesti dall’ASL perché assicura che non ci sono stati contatti con i positivi. Spalletti preferisce inserire Ounas alle spalle di Petagna, tenendo Politano e Mertens in panchina con un centrocampo composto dai soli disponibili Demme e Zielinski. Il funambolo franco algerino ripaga la fiducia del tecnico con un bel gol iniziale e un raddoppio sfiorato per un pallonetto mal calibrato, ma il calciatore decisivo sarà il jolly macedone Elmas che segna i gol più pesanti a Schmeichel sia nel primo tempo che nella ripresa. Infatti la gara diventa piena di reti perché non c’è filtro a centrocampo da parte di entrambe le squadre, che peraltro peccano pure in difesa e così dopo gli errori inglesi nella tattica del fuorigioco nell’azione del raddoppio, che inizia con Zielinski e termina con l’assist di Petagna ad Elmas, cominciano quelli della difesa del Napoli.
Le marcature in area sono larghe e dopo i pericoli sventati ad inizio partita sulla linea di porta da Rui e Meret per la conclusione dell’ex atalantino Castagne, prova a segnare il pupillo di Ranieri Vardy, e spesso sono decisive le chiusure di Rrhamani sullo stesso attaccante inglese e poi cominciano ulteriori difficoltà soprattutto sul settore destro dell’attacco inglese ed Evans e Dewsbury Hall sono bravi a fortunati a trovare le reti della rimonta. Il Napoli potrebbe segnare ancora, ma Petagna non conclude e addirittura Lozano si infortuna ancora al volto e viene portato all’ospedale, costringendo Spalletti ad inserire Malcuit, prima della fine del primo tempo. Nella ripresa il Napoli prima sfiora il gol ancora con Ounas e Zielinski e poi lo trova con una bella giocata di Elmas, grande protagonista più ancora che in campionato, ma il Leicester avrebbe potuto pareggiare subito con Madison, che solo davanti a Meret sbaglia clamorosamente, colpendo l’esterno del palo alla sinistra del portiere italiano, che stasera non fa rimpiangere Ospina.
I tecnici effettuano i pochi cambi che possono per le tante assenze e Spalletti si affida al folletto belga per buona parte della ripresa al posto del bravo Ounas, scelta comunque indovinata dal tecnico toscano che nei minuti finali cambia l’assetto tattico del Napoli, inserendo Manolas per Demme e spostando Di Lorenzo al centro della difesa. Insomma il Napoli passa gli ultimi minuti a soffrire gli attacchi inglesi con tre difensori centrali e due laterali, ma nessun centrocampista di ruolo perché nella rosa non ve ne sono più a disposizione. Mario Rui si mette in evidenza e lotta strenuamente, evitando questa volta di commettere errori e anche Jesus se la cava egregiamente assieme a Rrhamani con il solito generosissimo Di Lorenzo, che da inizio stagione sta tirando la carretta come un mulo, senza saltare nessuna partita e addirittura Malcuit su assist illuminante di Mertens in contropiede sfiora il quarto gol, costringendo Schmeichel ad un grande intervento in calcio d’angolo. Il tecnico inglese inserisce tutti gli attaccanti disponibili e Petagna in questa gara trova finalmente il modo di mettere in luce le sue caratteristiche di lottatore, guadagnandosi insieme ad Elmas la palla del migliore in campo. È però Spalletti, che si tuffa in campo a gioire con i suoi calciatori davanti ai coraggiosi presenti allo stadio, a meritare questa volta i migliori elogi, anche se rimane bloccato in gola l’urlo del pareggio del Legia contro lo Spartak, che avrebbe dato la qualificazione diretta come primo del girone al Napoli, perché il rigore dei polacchi non è realizzato nel finale della gara di Varsavia. Nelle condizioni difficili in cui era, però anche il secondo posto nel girone con annessi gli spareggi play off contro le terze classificate della Champions League, può essere considerato, tutto sommato un buon risultato per il Napoli spallettiano.