Napoli vs Genoa, l’Editoriale di Gianfranco Piccirillo
Napoli vs Genoa, il Presidente dell’associazione Stabiamore, Gianfranco Piccirillo, commenta il post gara della partita del Napoli:
La squadra di Ancelotti ha giocato in modo pessimo, senza idee, senza nerbo e senza qualità in fase offensiva, confermando la crisi in cui si trova in campionato e leggittimando i fischi copiosi che hanno sommerso gli azzurri alla fine dei due tempi di gioco. Non possono bastare qualche tiro di Zielinski, del folletto belga, il colpo di testa di Elmas fermato sulla linea dal bravo Radu e il rigore reclamato da Di Lorenzo a dimostrare la superiorità del Napoli sul nuovo Genoa di Motta che pure ha avuto le sue buone occasioni per vincere. Su tutte spicca quella di Pinamonti che si fa ribattere il tiro a portiere battuto da Koulibaly, che finalmente mostra segnali di ripresa e che rimane l’unica nota lieta di una gara che conferma il momento negativo di una squadra ormai allo sbando.
Non credo che Ancelotti possa fare come Conte e lamentarsi del mercato della società perche lui stesso lo ha avallato e addirittura promosso con un inspiegabile dieci, ma i fatti lo hanno clamorosamente smentito. Il fallimento del Napoli è rappresentato dalla presenza di un mediocre Hysaj in difesa, dall’assenza di un regista a centrocampo e da un’ inconcepibile coesistenza in attacco di calciatori come Insigne e Lozano, troppo simili e spesso inconcludenti in fase offensiva. Non può bastare l’indisponibilità a sorpresa di Milik a giustificare la pessima gara e i gli stessi inserimenti di Llorente, di Elmas e Luperto nella ripresa non hanno fornito nessun effetto, mentre gli applausi all’ex Pandev e i fischi al capitano Insigne del pubblico del San Paolo rappresentano la nostalgia dei tifosi per i calciatori del Napoli di un recente passato e la rabbia verso quello che più di tutti è il simbolo del presente mesto della squadra di Ancelotti, che potrebbe dimettersi o essere esonerato. Staremo a vedere cosa accadrà in questo periodo di sosta per gli impegni delle nazionali e quali saranno le decisioni di Delaurentiis nei confronti dell’allenatore, ma anche dei calciatori.