Paolo Rossi, l’uomo che ha fatto piangere il Brasile

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Paolo Rossi, l’uomo che ha fatto piangere il Brasile, andiamo a raccontare il suo 1982 in breve e la magia di quella partita che e’ entrata nella storia del calcio:

Paolo Rossi e’ stato un calciatore che ci ha lasciato troppo presto, sapete quel classico campione che fai fatica a dire giocava per….perche’ come Maradona ad esempio e’ stato un patrimonio assoluto del calcio mondiale. Ha vinto il Pallone D’Oro nel 1982 e per lui quella data ha rappresentato la consacrazione della sua meravigliosa carriera.

Pablito e la maglia azzurra, un campione che si e’ trascinato la nazionale Italiana fino alla vittoria finale o se preferite ha rappresentato il classico decoro sulla torta del CT Bearzort. Gli Italiani sono stati sedotti dalle sue giocate ed e’ diventato un mito per le generazioni future. Certo eliminare Argentina, Brasile e Germania non e’ cosa da tutti ma forse la partita contro il Brasile e’ il suo marchio di fabbrica, Paolo Rossi, l’uomo che ha fatto piangere i Brasiliani, il Brasil 1982 era una squadra completa e forse piu’ forte del Brasile di Pelè, per molti avrebbe dovuto vincere quel mondiale a mani basse ma Rossi disse di no per tre volte.

Leggi Italia-Brasile 3-2 la cronaca della partita ( Clicca sul qui)

Esiste anche un racconto diventato molto popolare sui social di Paolo Rossi

Nel 1989 sono tornato in Brasile per partecipare alla seconda edizione della Coppa Pelè, una specie di Mondiale per over 34 e ho capito quanto fossi ancora un incubo nella memoria della gente. (…) Ero andato lì con la mentalità del turista e mi sono ritrovato a giocare in uno stadio di 35mila persone con tutti gli occhi puntati addosso: Paolo Rossi, charrasco do Brasil. Il boia del Brasile. Non potevo avvicinarmi alla linea laterale che mi pioveva addosso di tutto, bucce di banana, noccioline, perfino monete, tanto che, alla fine del primo tempo, ho deciso di non rientrare in campo e il clima sugli spalti si è subito placato. Un giorno un tassista, dopo avermi riconosciuto, s’è fermato, ha accostato e mi ha intimato di scendere. Ho dovuto discutere per un po’ prima di riuscire a fargli cambiare idea: mi ha riportato in hotel. Quei tre gol del Mondiale di Spagna, quelli che hanno fatto piangere un intero popolo, non erano ancora stati digeriti, forse non lo saranno mai”.

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