Parma Napoli , L’editoriale di StabiAmore


Parma Napoli , L’editoriale di StabiAmore, il punto post gara del Presidente dell’Associazione culturale StabiAmore, Gianfranco Piccirillo:

Parma Napoli Si è giocata al Tardini a luglio inoltrato una delle gare più brutte di questo campionato anomalo post covid, sotto ritmo e con tanti errori da una parte e dall’altra. In effetti i gol potevano nascere o da clamorosi errori difensivi o dai calci di rigore, come in effetti è avvenuto. Il rigore del Parma nel recupero del primo tempo è parso eccessivo anche se Mario Rui pure è stato ingenuo nell’occasione sfruttata da Caprari che batte Meret, che gioca per un infortunio muscolare di Ospina, ma anche per la solita alternanza che Gattuso adopera in tutti i settori, compreso il portiere. In attacco il tecnico calabrese è costretto a fare giocare Lozano per le assenze di Mertens e Milik, alternando Politano, che sbaglia un rigore in movimento all’inizio della gara e Callejon che entra nella ripresa assieme ad Elmas per un sempre più deludente Allan. Nella ripresa il Napoli dopo mesi e mesi usufruisce di un rigore per la solita storia del var e della stupida regola dei falli di mano e Insigne batte dal dischetto il nipote del cardinale Sepe, che in questa stagione ha parato il rigore addirittura a Quagliarella

Sepe si riscatta poi su Lozano, dimostrando di essere un portiere affidabile, come sostiene da sempre il grande estremo stabiese Gennaro Iezzo che lo vedrebbe bene al Napoli, ma stasera onestamente nessuna delle due squadre avrebbe meritato di vincere. Il Parma puntava al punto salvezza e sembrava ottenerlo, mostrando una determinazione maggiore del Napoli che solo alla fine ha mostrato una maggiore vivacità offensiva anche per l’ingresso in campo di Zielinski per un Fabian Rui ancora una volta abulico e di Lobotka e Younes per Demme e Lozano. La squadra emiliana grazie ai nuovi ingressi, ma soprattutto grazie ad un altro rigore molto generoso concesso su un contatto di spalla di Koulibaly su Kulusevski, trova una vittoria fortunata, che serve a poco come peraltro le rimanenti gare del Napoli a cominciare da quella di sabato al San Paolo contro il Sassuolo. Deve però fare riflettere e molto l’assurdo dato dei rigori complessivi nel campionato italiano e il numero incongruo di quelli subiti e ricevuti dal Napoli, anche in rapporto a quelli della Champions League.

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