<em>Come annunciato anche da noi in mattinata (fare click qui per l’articolo) Sam Allardyce non è più l’allenatore dell’Everton. L’ex West Ham e Sunderland tra le altre, non l’ha presa benissimo, noi tifosi invece sì.
“DISGUSTO” E “DISAPPUNTO”: NON SEI L’UNICO A PROVARLO
La separazione tra l’Everton ed Allardyce è stata tutt’altro che felice, con il club che ha dato il benservito al proprio allenatore dopo averlo firmato ad inizio dicembre, con l’obiettivo di portare la squadra fuori dal pericolo retrocessione e, perché no, tentare un rilancio per la zona Europa.
La squadra alla fine si è piazzata all’8° posto, soltanto un gradino sotto quell’Europa League insperata dopo il disastroso inizio. Con BigSam, in 26 partite, i punti conquistati sono 37 (10 vittorie e 7 pareggi), con 31 gol fatti, 32 subiti, ed una media punti di 1,42 a partita. Dati alla mano l’operato di Allardyce non sembrerebbe così negativo da giustificarne un esonero, ma per chi avesse visto le partite dal suo arrivo in poi, è stato un continuo tribolare contro il gioco della squadra e contro lo stesso manager, che anche davanti all’evidenza dei suoi errori, voleva far credere andasse tutto alla grande, anche meglio di quanto si aspettasse (!).
Il contratto di un anno e mezzo firmato non ha però impedito alla società di dargli il ben servito (almeno loro non avevano i prosciutti sugli occhi come lui), che stamattina ha ufficializzato l’esonero. Il caro BigSam poteva non cogliere l’occasione per aprire la bocca a vuoto? Certo che no. Ecco di seguito le dichiarazioni rilasciate:
“Sono scioccato, in disappunto, e disgustato dal club, che non ha avuto la decenza di avvisare me, il mio Director of Football o il mio staff sui cambi. Devono averci pensato per un tempo considerevole, ma nessuno ha pensato di avvisare me ed il mio staff. Sono piuttosto disgustato. Sono arrivato al club quando la squadra stava arrancando e abbiamo concluso il campionato 8°. Sono più che felice di quanto abbiamo fatto io, il mio staff ed i giocatori da quando sono arrivato. Mercoledì mattina incontrerò Farhad (Moshiri, il proprietario dell’Everton con Kenwright, n.d.r.) per parlare dell’accaduto, ma non credo sarà un incontro lungo.”
Queste dichiarazioni la prima volta che le ho lette sono rimasto sbalordito e ho dovuto controllare più e più volte per vedere se avessi capito bene. Lui si è dichiarato “disgustato” e “in disappunto”? Lui che è stato mandato via dalla nazionale inglese dopo qualche settimana per i suoi intrallazzi con gli agenti dei giocatori? Lui che ha girato tutte le squadre di Inghilterra e dovunque sia stato (forse…forse, solo per il Bolton non vale ciò) non ha lasciato altro che gente colma di rabbia con lui?
Qui le persone disgustate dal tuo comportamento, dal tuo gioco, dalla tua presenza sul terreno di gioco dopo lo schifo fatto in passato, sono ben altre Sam.
Ah, e comunque prima di andarsene, ha preso i suoi 12 milioni di sterline di buonuscita e li ha intascati…
Grazie per averci salvato dalla retrocessione (non abbiamo la controprova che non c saremmo salvati con un altro, quindi va ringraziato), ma stai pur certo che non ti rimpiangeremo, chiunque sarà il tuo successore.
IN BALLO MARCO SILVA E PAULO FONSECA
Passiamo adesso proprio a quello che dovrebbe succedergli sulla panchina: il toto-allenatore era partito già da diverse settimane, ma noi fin quando non abbiamo avuto la conferma dell’esonero di Allardyce abbiamo voluto evitare di parlarne perché il discorso non sussisteva.
Adesso però, cominciamo a fare due conti anche noi. I nomi usciti in questi giorni sono moltissimi, adesso faremo un elenco ed escluderemo quelli che a mio parere non sono raggiungibili (a queste condizioni, ossia con gli obiettivi che ha oggi il club).
– Wenger;
– Arteta;
– Ancelotti;
– Simeone;
– Van Gaal;
– Howe;
– Dyche;
– Marco Silva;
– Paulo Fonseca.
Allora, partendo dall’alto: Wenger, Arteta, Ancelotti, Simenone e Van Gaal,che nelle ultime ore è stato riproposto dalla stampa inglese, non sono obiettivi raggiungibili per vari motivi. A partire dalla disponibilità economica non illimitata (Wenger o Simeone, che pur essendo molto bravi con i giovani, non credo che ripartirebbero da zero di nuovo, dopo aver costruito imperi a Londra e Madrid)), passando per l’inesperienza come allenatore (Arteta), fino all’inesperienza nel trovarsi in situazioni simili (Ancelotti).
Nel limbo ci sono Howe e Dyche, che godono di grande considerazione, ma i loro club non li lasceranno andare via a cuor leggero, a meno di una forte pressione degli stessi per tentare una nuova avventura.
Giungiamo adesso ai favoriti: Marco Silva e Paulo Fonseca. L’ex Watford non ha fatto benissimo in Inghilterra, ma ha mostrato di proporre un bel gioco (a Liverpool sponda Everton ci ha già provato Martinez, fallendo) e potrebbe essere l’uomo su cui ricadrà la scelta della dirigenza. Paulo Fonseca invece, attuale allenatore dello Shakhtar, sarebbe molto probabilmente il profilo perfetto, vista l’impossibilità di arrivare agli altri top, essendo lui in cerca di un trampolino di lancio nel grande calcio dopo quanto fatto vedere in Ucraina.
Nei prossimi giorni verrà risolto anche questo dilemma. Stay tuned…