Laurent Blanc con una vecchia citazione di Fabio Caressa che si esaltava con le sue chiusure eleganti e precise, un giocatore completo, un vero ministro della difesa:
E’ stato uno dei difensori piu’ eleganti della storia recente del calcio, un giocatore che merita una citazione, anche perche’ e’ facile raccontare le gesta dei attaccanti ma nel calcio si gioca ad undici e spesso anche i difensori, quelli bravi vengono dimenticati. Laurent Blanc, ha avuto una carriera di calciatore di grande rispetto, dalla Francia all’Italia, passando per la Premier League e Liga.
Bandiera del Montpellier, arriva la prima chiamata della Serie A con il Napoli, Nel 1991 si trasferisce in Italia, al Napoli, per 5,5 miliardi di lire.In maglia azzurra, allenato da Claudio Ranieri, è uno dei protagonisti del quarto posto in campionato dei partenopei con 6 gol all’attivo ma dopo qualche ruggine con la societa’ torna in Francia. Calciatore forte, squadra forte e Blanc diventa sposo del Barcellona, suo primo top team della sua carriera ed ovviamente titoli in Catalogna, poi Olympique Marsiglia ed il Mondiale vinto con la sua Francia nel 1998 con il tradizionale bacio alla testa del portiere Fabien Alain Barthez, diventato poi un tormentone in quella stagione. Il giocatore vincera’ anche un europeo e poi volera’ all’Inter dove si confermera’ difensore dal vizio del goal.
Nel 2001 viene ceduto, un calciatore che avrebbe fatto comodo ai nerazzurri, qualcuno lo dava per bollito ma ecco che Blanc stupisce con una nuova vita al Manchester United, dove vincera’ anche in titolo, tanto per ricordare al mondo il suo dna vincente. Poi il calcio giocato e’ arrivata la sua nuova vita da allenatore, Bordeaux prima, la nazionale Poi ed il PSG, in attesa di una nuova sfida da raccogliere magari nuovamente in Italia, per questo giro-europa del pallone elegante e preciso sempre al centro della difesa guidata con garbo e maestosita’.
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