Premier League – Il giro di boa

Gennaio combacia con il termine della prima metà del calendario del campionato inglese.

Tenete presente che, a differenza del campionato italiano, non esiste la regola dell’andata e del ritorno ed è possibile affrontare l’avversario poche settimane dopo l’averlo già incontrato. Detto questo, la Premier League è arrivata al giro di boa delineando in 3 fasce distinte le squadre che vi partecipano.

C’è la prima fascia che comprende 6 squadre in lizza per la vittoria finale, dal 7° al 12° coloro che si stanno comportando bene mentre le restanti sono coloro che cercano di non farsi invischiare nella lotta salvezza.

Chi si sta comportando benissimo è il Chelsea di Antonio Conte. Nonostante la sconfitta di ieri con gli Spurs, i Blues sono stati un vero e proprio rullo compressore con tanto di nuovo record del campionato per vittorie consecutive (ben 13) che hanno proiettato Diego Costa e compagni ad un meritato primo posto.

Subito dietro abbiamo il trittico composto dal già citato Tottenham, dal Liverpool e dal Man City. Il City, dopo una partenza sprint, ha perso colpi. Anche Pep Guardiola è apparso nervoso a seguito di alcuni inaspettati passi falsi dei Citizens, tanto da dichiarare addirittura la fine della sua carriera da allenatore al termine del suo contratto con il suo club attuale. Che sia una “boutade” dovuta al momento o una seria intenzione del tecnico catalano di porre fine ad una carriera comunque costellata di successi?

Il Liverpool sta andando molto bene. Peccato per alcuni infortuni importanti che hanno colpito giocatori chiavi. Ultimo quel Philippe Coutinho che si era comportato benissimo sinora. La squadra di Klopp rimane comunque solida e rappresenta, al momento, l’avversario principale del Chelsea nella corsa al titolo.

Subito dietro alle squadre citate abbiamo Arsenal e Man Utd. I Gunners, come di consuetudine, hanno fatto l’ennesima figura del “gambero”, nel senso che sono partiti forte ma sono incappati in una crisi di risultati che, al solito, li ha costretti a perdere terreno in classifica e a gridare all’allontanamento del longevo Arsene Wenger.

Il “caro nemico” del tecnico francese, ovvero Josè Mourinho”, sembra aver trovato la quadra e i Red Devils hanno inanellato una striscia positiva, tra campionato ed Europa League, arrivata a 7 vittorie.
Finalmente, si sono registrate le buonissime prestazioni di Mkhitaryan e Pogba oltre al solito immenso Ibrahimovic e, di conseguenza, a Old Trafford è tornato il sereno.

La seconda fascia della classifica è capitanata da un Everton in continuo sali/scendi dal punto di vista del rendimento in campo ma da ritenersi soddisfacente per come risultati. Ronald Koeman, al primo anno sulla panchina dei Toffees, sta ancora capendo chi può fare al caso suo per il suo progetto tecnico; ha lanciato qualche giovane interessante come Holgate, Davies e Carter-Lewein e ha ottenuto tantissimo da un Romelu Lukaku in forma smagliante. Se la finestra di mercato invernale regalerà qualche giocatore di qualità per rinforzare la rosa, la compagine di Goodison Park potrà ancora togliersi qualche soddisfazione.

West Brom, Bournemouth e Southampton si stanno togliendo delle enormi soddisfazioni. I Baggies, al solito molto concreti e solidi a dispetto del bel gioco, stanno andando molto bene guidati da quella vecchia volpe di Tony Pulis.

Le Cherries, invece, sono una delle sorprese del campionato. Eddie Howe è e rimane uno degli allenatori emergenti più interessanti del panorama inglese e se i rossoneri stanno andando bene è in gran parte per merito suo. Basta vedere la rosa a sua disposizione per capirlo..

I Saints, dal canto loro, sono stati penalizzati dagli infortuni e dal doppio impegno campionato/Europa League ma, nel complesso, c’è da sorridere al St. Mary’s.
Claude Puel, al primo anno in Inghilterra, si sta rivelando un buon Manager e, come sempre, si sono visti giovani di qualità affacciarsi al grande calcio come McQueen e Sims.

La vera sorpresa del torneo è rappresentata dal Burnley. Così come il Bournemouth, la neopromossa non ha di certo una rosa di talento ma il gioco di squadra unito ad una caparbietà e ad un carattere fortissimo hanno permesso ai ragazzi di Sean Dyche di raggiungere un più che meritato 12° posto. Complimenti.

Veniamo alle delusioni della stagione che, a mio parere, sono rappresentate da Stoke City e Crystal Palace.
I Potters erano considerati come un outsider ai nastri di partenza ma hanno avuto tanti problemi in termini di gioco. Alcuni giocatori non hanno reso al meglio e Mark Hughes è finito nell’occhio del ciclone, colpevole di non aver dato un gioco alla squadra.

Stesso discorso per le Eagles con la differenza che qui l’allenatore colpevole di non aver fatto il proprio dovere è stato allontanato. Così, al posto di Alan Pardew è arrivato Sam Allardyce a cui è stato chiesto di far tornare a vincere i rossoblu, la cui rosa è composta da giocatori di qualità come Cabaye e Benteke.

Il Leicester ha pagato lo scotto della stagione fantastica disputata lo scorso anno e coronata con la vittoria della Premier League. E’ stato un buon profeta il vecchio Claudio Ranieri facendo ben presente che, quest’anno, sarebbe stata difficile sin dall’inizio e così è stato.
In campionato, le Foxes hanno subito troppe battute d’arresto, complice qualche infortunio di troppo e squalifiche varie come quella capitata a Jamie Vardy di ben 3 giornate; fatto sta che la classifica piange ma si sta assistendo ad una lenta risalita da fiducia ai tifosi.
Al contrario, ottimo il ruolino di marcia in Champions League con la vittoria nel girone di qualificazione agli ottavi che, se non altro, ha regalato qualche bel soldino alle casse del club.

In coda, Hull City, Swansea e Sunderland sono le candidate attuali alla retrocessione con Middlesbrough e Watford un gradino più in alto.

Gli Hornets di Claudio Mazzarri erano partiti bene ma, negli ultimi tempi, hanno perso qualche partita di troppo che li ha fatti scendere in classifica. Stesso discorso per il Boro che, nonostante un Negredo sugli scudi, si trova in un momento difficile.

Il Sunderland di David Moyes, partito malissimo, sta dando qualche segnale di risveglio che ha garantito ai Black Cats di raggiunger il terz’ultimo posto nella classifica attuale.

In caduta libera lo Swansea che, nonostante l’avvicendamento in panchina tra Guidolin e Bradley, non ha trovato quella spinta positiva sperata.

Ad Hull invece, le vicende societarie non hanno di certo aiutato e le Tigers sono il fanalino di coda della Premier League. Coach Phelan è stato allontanato nei giorni scorsi. Da capire se il nuovo Manager potrà compiere il miracolo di mantenere Snodgrass e compagni nella massima serie.

Nei prossimi mesi dobbiamo aspettarci un torneo ricco di sorprese. Chi vorrà vincere non potrà permettersi passi falsi così chi dovrà salvarsi dovrà affrontare l’avversario col coltello alla gola. Il fatto che il livello di talento medio dei giocatori è altissimo rende la Premier League veramente interessate e imprevedibile. Pertanto, stay tuned…

Up the Pints!!

Davide

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