Se il Monumental è lo stadio della nazionale argentina, la Bombonera è lo stadio di tutto il popolo argentino, del corazon argentino. Andare ad una partita qui è un ricordo indelebile e per certi versi un po’ pauroso. Una intera struttura che oscilla quando i tifosi saltano su e giù a cantare e tifare.
Siamo a Buenos Aires, allo stadio della Bombonera, la casa del Boca Juniors, 50.000 spettatori, la capienza. Una forma a lettera D, con i palchi nella parte ret-ta, con nel mezzo una torre di quasi 40 metri. Fu inaugurato nel 1940
Ma perché si chiama Bombonera? Pare che uno degli architetti, un certo Viktor Sulcic, era solito andare a lavorare portandosi una scatola di cioccolatini, in spa-gnolo bombones, e la forma di questa scatola era identica a quella del progetto dello stadio.
Per quella scatola di bombones da allora divenne per sempre La Bombonera, nonostante sia stata intitolata a due grandi presidenti del Boca, Camilo Cichero e Alberto José Armando. La prima partita ufficiale si disputò il 2 giugno 1940: Boca Juniors contro Newell’s Old Boys, club storico di Rosario. 2-0 Boca.
Disse Daniele De Rossi, l’anno scorso quando per qualche mese giocò col Boca Juniors era estasiato si questo stadio: “ La Bombonera è lo stadio più assurdo e clamoroso del mondo, è una cosa unica, mi sento privilegiato. Auguro a tutti gli appassionati di visitarlo almeno una volta. Quando ti ritrovi a fare riscaldamento in 5 metri quadrati o fai lo schizzinoso e dici io qui non gioco oppure ti la-sci trasportare dall’ubriacatura degli argentini per questo gioco. Per come è an-data la mia carriera, è stato meraviglioso chiudere così”.