Ruben Sosa e l’aeroplanino che faceva divertire, un personaggio mai banale, una vecchia conoscenza del calcio Italiano:
Sono stati tanti i trofei vinti con i suoi club e con la nazionale, un furetto impressionante che sapeva trascinare la folla e spesso anche i suoi compagni di squadra. Ruben Sosa, un fulmine, un calciatore rapido, con un grandissimo tiro e micidiale con i calci di punizione. Sosa, quando vedeva la porta era un problema per i portieri avversari. “Boom” dalla distanza, per lui non era assolutamente un problema.
In Italia il suo biglietto da visita e’ stato la Lazio. Ma la sua consacrazione e’ stata con L’Inter. Nel 1992 arriva il matrimonio in nerazzurro ed in coppia con Schillaci, la squadra di Bagnoli inizia a masticare un calcio divertente con uno scudetto sfiorato contro un formidabile Milan. Non l’Inter, arrivera’ comunque la vittoria in Coppa Uefa con assit finale a Jonk nel 1994.
Tanti goal ed assist con l’Inter ed il suo romantico “aereoplano” dopo ogni goal con tanto di atterraggio. In seguito ha giocato anche nel campionato tedesco (vincendo con il Borussia Dortmund il titolo nel 1996. Per lui anche due esperienze in Spagna ed ovviamente un giro di tante squadre in Uruguay. “El Principito” ha lasciato sicuramente un grande ricordo in Italia e tanti tifosi dell’Inter lo ricordano ancora con tantissimo affetto.
Come detto in precedenza, tanti goal e trofei ma anche vittorie con la sua nazionale. Copa América 1987 in finale contro il Cile ed anche una nel 1995 ai danni del Brasile campione del mondo. Un vincente, un personaggio sempre sorridente, insomma i sorrisi che fanno bene al gioco del calcio.
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