Il Milan torna a vincere lo scudetto undici anni dopo. Il tutto è avvenuto grazie ad una dirigenza che ha preso il Milan in condizioni precarie, Maldini, Massara, Gazidis, tutti i dirigenti rossoneri, hanno saputo riprogrammare il tutto, portando giovani da far crescere anno dopo anno, ma anche aver puntato su un allenatore come Pioli che anno dopo anno ha saputo riportare entusiasmo alla piazza rossonera. L’allenatore ex Fiorentina, era arrivato in sostituzione di Giampaolo, prese un Milan che aveva bisogno di un cambiamento radicale, così è avvenuto. Da molti la partita che ha dato la svolta in questi tre anni per il Milan è stata la sconfitta nel 2019 avvenuta a Bergamo contro l’Atalanta per 5-0. Nel gennaio 2020, arrivò un certo Zlatan Ibrahimovic, che con la sua esperienza, con la sua classe, è riuscito a trasmettere in campo e fuori una mentalità che da anni mancava ai rossoneri. Dopo la pausa per il covid, i rossoneri iniziano una lunga cavalcata che li porterà a chiudere brillantemente quell’campionato. Pensare che Pioli, doveva essere sostituto da Rangnick. Lo scorso anno il Milan ha buttato le basi per questo scudetto, classificandosi al secondo posto, entrando in Champions League dopo sette anni. Il Milan cresce come squadra, valorizzando giovani come: Tomori, Tonali, Leao, Theo Hernandez. Giroud e Maignan, non potevano essere acquisti più azzeccati dalla dirigenza rossonera. L’attaccante francese ha dato quell’esperienza, quella mentalità che serve per vincere partite e trofei importanti, il portiere ex Lille si è rilevato il miglior portiere della serie A.