Il Napoli pareggia con il Lecce al Maradona con Osimhen che sbaglia la palla gol decisiva al terzo minuto di recupero. Quest’episodio, unito al gol sbagliato da Lozano al’80 contro la Fiorentina fanno rimpiangere almeno due punti (se non quattro). Niente e perduto ovviamente, siamo all’inizio e sono tutte lì. Si spera solo che il tifo napoletano, sempre molto altalenante, non decida che ormai è tutto finito.
Per circa venti minuti non accade praticamente nulla. Al 21′ Falcone mette in angolo un bel sinistro di Politano. Un minuto dopo contatto fra Di Francesco e Ndombele, l’arbitro indica il dischetto senza dubbi. Sul dischetto si presenta Colombo che prima segna ma senza aver aspettato il fischio, poi tira ma Meret para. Altro ribaltamento di fronte, Politano tira male ma il tutto si trasforma in un assist per Elmas che segna il suo settimo gol in serie A.
Passano tre minuti e Colombo si fa perdonare il rigore sbagliato. Hjulmand tocca di testa, il giocatore leccese viene lasciato colpevolmente da solo, ha tutto il tempo di stoppare, aggiustarsi il pallone, alzare lo sguardo e tirare, poi con un fantastico tiro di sinistro trafigge Meret.
Nel secondo tempo Spalletti inserisce Zielinski e Lobotka per Raspadori e Ndombele, ma il Napoli si sveglia solo al 60′ con l’ingresso di Kvaratskhelia. Tuttavia le palle gol sono poche, Osimhen anticipa Kvaratskhelia, un tiro da fuori di Politano. L’occasione più importante c’è l’ha per l’appunto Osimhen al terzo minuto di recupero, ma l’attaccante nigeriano mette incredibilmente alto.
Due punti persi, ma ora il Napoli deve essere compatto perché Sabato c’è la Lazio a Roma e il Liverpool e pensare troppo a questa partita sarà solo deleterio.