Napoli, battuto anche il Bologna con Lorenzo Insigne grande protagonista della sfida. Gli azzurri mettono il vestito della festa
Napoli, poco Bologna. Si riassume così la partita. Complici uno stato fisico non dei migliori e molte assenze, la squadra di Mihajlovic tira una sola volta in porta, e solo nel secondo tempo con Orsolini. Osimhen non segna ma è di nuovo determinante, procurandosi due rigori, entrambi segnati da Insigne. Da segnalare il gran gol di Fabian Ruiz al diciottesimo minuto.
Spalletti, squalificato, rispetto agli undici schierati contro la Roma, Elmas dà il cambio a Zielinski a centrocampo, mentre Lozano sostituisce Politano in avanti per completare il tridente offensivo con Osimhen e Insigne. Con Soumaoro e Soriano suaificati e con l’infortunio di Arnautovic, Mihajlovic conferma il Bologna col 3-4-2-1.
E, dopo 15′ minuti di alto livello, i rossoblù spariscono dal campo. E al Napoli bastano tre minuti per prendere il totale controllo del campo. Svanberg perde palla sull’attacco Lozano. La palla finisce a Elmas che serve Fabian Ruiz. Lo spagnolo, con un sinistro fulminante, batta Skorupski e fa uno a zero.
Il Napoli anzi preme con maggiore intensità e sicurezza. Verso la mezz’ora il Bologna riesce a distendersi a tutto campo, ma la difesa azzurra vigila. Kouliobaly non fa passare niente, neanche l’aria. E Rrhamani ferma costantemente Barrow. Ospina, a parte la già citata parata su Orsolini, potrebbe prendersi il caffè. Al 41′ lancio di Insigne per Osimhen, Mede colpisce il pallone con le mani, Serra concede il rigore solo dopo esser passato dal Var. Dal dischetto si presenta Insigne che trasforma.
Ad inizio ripresa, il Napoli si rilancia all’attacco. Elmas tenta un pallonetto, che ribatte con la gamba. Vignato prova a intrufolarsi nell’area campana: bloccato. Barrow si fa largo e scaglia un forte diagonale che va a lato. Il Napoli continua a cucinare gioco. Elegante colpo di tacco di Fabian Ruiz verso Insigne.
Al 17′ minuto Osimhen viene atterrato in area da Mbaye. Di nuovo Insigne sul dischetto, e di nuovo fa gol.
Da notare, all’85, l’ingresso in campo, saluto con un boato dal Maradona, di Ghoulam.