La Sampdoria non c’è più: l’Empoli vince al Ferraris e si rilancia


Una Sampdoria di fine stagione, spenta e senza idee, dà via libera ad un Empoli venuto a Marassi a giocarsi le ultime chance di salvezza. I toscani, con una partita accorta, ma senza fare niente di eccezionale, hanno portato via l’intera posta in palio nei confronti di una Samp che, aldilà delle tante belle parole della vigilia su impegno e professionalità, ha disputato l’ennesima prova sconcertante di questa stagione.

Primo tempo

Giampaolo deve rinunciare a Defrel che si infortuna durante il riscaldamento. Gioca quindi Caprari, alle spalle di Gabbiadini e Quagliarella.

Prima palla gol per l’Empoli: Caputo entra in area e colpisce il palo dopo otto minuti. Ma la Sampdoria prende in mano il pallino del gioco e risponde subito con una girata di Quagliarella che, servito bene da Ekdal, gira verso la porta ma la palla finisce alta di un niente (9′). Poi è Caprari a provarci ma il suo tiro è deviato in angolo (15′). E poco dopo è Jankto a calciare al volo, servito da Sala, ma Dragowski respinge in tuffo (18′). Un’altra conclusione del ceco termina sull’esterno della rete (28′). L’Empoli si accontenta di giocare di rimessa e riesce a creare l’unico pericolo a seguito di un traversone intercettato da Ferrari che devia verso la sua porta ma Audero è attento e blocca (43′). Termina così il primo tempo.

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Secondo tempo

Si riparte con l’Empoli che, consapevole di avere ormai ben poco da perdere in ottica salvezza, rientra in campo molto più determinato. Questo atteggiamento è premiato dopo pochi minuti perché, a seguito di un pallone perduto banalmente dai blucerchiati a metà campo, Traorè arriva sul fondo palla al piede e mette in mezzo sotto misura per il colpo di tacco vincente di Farias (11′). Empoli in vantaggio. Ospiti adesso sempre più chiusi in difesa e Sampdoria che ci prova ma con poca convinzione e molta imprecisione nei passaggi. Non succede nulla e Giampaolo tenta di dare una scossa sostituendo Caprari ed Ekdal rispettivamente con Sau e Vieira. Ma il trend non cambia e, anzi, l’Empoli raddoppia: in una delle poche ripartenze che i toscani riescono ad effettuare, Farias entra in area e viene steso da Tonelli. Doveri concede il rigore senza tentennamenti. Dal dischetto Caputo si fa ipnotizzare da Audero che respinge, ma il più lesto ad avventarsi sul pallone è Di Lorenzo che ribadisce in rete (30′). I toscani infoltiscono le retrovie con Acquah (uno dei tanti ex della partita) che prende il posto di Farias (33′). Giampaolo toglie invece Gabbiadini, uno dei più spenti in campo, per Ramirez (35′). Ma ormai la partita non ha più nulla da dire, o quasi. E infatti, nel recupero arriva un rigore netto per fallo ai danni di Sau: dal dischetto Quagliarella mette a segno la rete numero 26. L’unica cosa da salvare in una giornata da dimenticare.

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Una squadra indecifrabile

Una partita di cui si è già cominciato a parlare molto ed è intuibile in quali termini, visto che anche il Genoa è invischiato nella lotta per non retrocedere. Tuttavia è necessario riflettere sul dato di fatto che questa squadra, da tre anni a questa parte, molla psicologicamente almeno un mese e mezzo prima della fine del campionato anche perché non ha più obiettivi da raggiungere. La Sampdoria attualmente è una squadra che vive in un limbo: non deve salvarsi ma ha qualcosa in meno, forse anche a livello mentale, delle squadre che si stanno giocando l’Europa. Si parla sempre di “asticella da alzare (parole di Giampaolo) ma per riuscirci bisognerà fare qualcosa di diverso a partire dal prossimo campionato, partendo anche dal presupposto di essere almeno allo stesso livello, come società e pubblico, di Torino e Atalanta.

Il tabellino

Sampdoria-Empoli 1-2

SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Sala, Ferrari, Tonelli, Murru; Praet, Ekdal (dal 27′ s.t. Vieira), Jankto; Caprari (dal 27′ s.t. Sau); Gabbiadini (dal 35′ s.t. Ramirez ), Quagliarella. A disposizione: Rafael, Belec, Saponara, Linetty, Tavares, Bereszynski. Allenatore: Giampaolo.

EMPOLI (3-5-2): Dragowski; Veseli, Silvestre, Dell’Orco; Di Lorenzo, Traorè (dal 42′ s.t. Capezzi), Bennacer (dal 45’+2′ Brighi), Krunic, Pajac; Caputo, Farias (dal 33′ s.t. Acquah). A disposizione: Provedel, Perucchini, Pasqual, Rasmussen, Oberlin, Nikolaou, Ucan. Allenatore: Andreazzoli.

RETI: s.t. 11′ Farias, 30′ Di Lorenzo, 45’+1′ rig. Quagliarella.

ARBITRO: Doveri di Roma 1. Assistenti: Alassio di Imperia e Fiorito di Salerno. Quarto ufficiale: Di Martino di Teramo. VAR: Chiffi di Padova. AVAR: Tonolini di Milano.

 

 

 

 

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