Napoli-Juventus: 2-1
Napoli-Juventus: La partita contro la Fiorentina sembra ormai veramente alle porte. Se diversi giornalisti e tifosi napoletani avrebbero firmato per la sconfitta onorevole (me compreso), una vittoria è una boccata d’ossigeno puro. La crisi non è finita, ma ormai si è sulla buona strada. Sono lontani i tempi dove bastava vincere con la Juventus per considerare la stagione finita, ma una vittoria è sempre una vittoria. Retorica, ma è comunque verità. Inoltre così il campionato è ancora vivo, anzi Lazio e Inter recuperano un punto.
Un primo tempo bloccato. Tant’è che l’unica nota è l’ammonizione per Demme. E la Juventus riesce a tirare nello specchio solo al 62′. Vero che al 53′ c’è un gol annullato a Cristiano Ronaldo dopo un palo di Dybala, ma Higuain, l’iniziatore dell’azione, è in netto fuorigioco. Al 62 per l’appunto arriva la prima occasione per i bainconeri: contropiede di Ronaldo, che arriva sulla trequarti, e allarga per Higuain. L’argentino entra in area e calcia in diagonale da posizione defilata, ma Meret para. Ribaltamento di fronte, tiro di Insigne, Szczesny respinge, Zielinski ribadisce in rete.
Il gol non cambia l’andamento. La Juventus ha il predominio di possesso palla e di passaggi, ma il Napoli chiude tutti gli spazi e non c’è gioco. Al 71′ un episodio dubbio. Cuadrado si oppone a Zielinski con un braccio, è rigore ma l’arbitro lascia proseguire. Ed inoltre, qualche minuto dopo, Mariani fischia lo stesso fallo di mano a Douglas Costa. Al’86’ arriva il raddoppio. Cross di Callejon, conclusione al volo di Insigne, leggermente deviata da De Ligt. E finalmente ruggisce Insigne in Campionato.
Partita in controllo del Napoli. Ma, all89′, arriva il gol che riapre la partita. Lancio lungo di Betancur, Ronaldo brucia Di Lorenzo e Mario Rui, anticipa Meret e accorcia. E con questo gol CR7 segna da otto partite di fila.
Gli ultimi quattro minuti sono di sofferenza pura. La rovesciata di Higuain, a pochi secondi dalla fine, finita innocua fra le braccia di Meret, fa tremare il San Paolo. Ma alla fine arriva l’urlo liberatorio del San Paolo. E l’immagine perfetta per descrivere lo stato d’animo del Napoli è Insigne che, dopo aver impedito a Douglas Costa di crossare, mandando la palla in angolo, esulta e chiama il tifo a sé.
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