Napoli-Sampdoria. Sconfitta cocente e immeritata per i blucerchiati

Sconfitta cocente e immeritata per la Sampdoria al S. Paolo nei confronti del Napoli, imbrigliato per gran parte della gara, che alla fine ha prevalso in modo rocambolesco anche grazie alla superiorità numerica.


Primo tempo Napoli – Sampdoria

La Samp si schiera con il solito 4-3-1-2 con Pereira, Silvestre, Skriniar e Regini davanti a Puggioni; a centrocampo Torreira vertice basso con Praet e Barreto ai suoi lati; in avanti, Alvarez alle spalle della coppia formata da Quagliarella e, a sorpresa, Schick.

Il Napoli si schiera invece con un 4-3-3 in cui la linea di difesa è composta da Hysaj, Chiriches, Tonelli e Strinic davanti a Reina; a centrocampo agiscono Allan, Jorginho e Hamsik; il tridente d’attacco è invece formato da Callejon, Mertens e Insigne.

I padroni di casa partono forte: bella combinazione tra Callejon e Jorginho, ma Insigne è anticipato al momento del tiro (3’). Poco dopo, pregevole conclusione di Mertens che non trova di poco lo specchio della porta.

In questi primi minuti gli azzurri sembrano avere il controllo della situazione riuscendo a dialogare in velocità e in spazi stretti. Tuttavia si tratta di un fuoco di paglia, vuoi per le condizioni del terreno di gioco, duro e ghiacciato, vuoi perché la Samp, dopo alcuni minuti di sbandamento, viene fuori prendendo il controllo della situazione.

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Bella iniziativa di Schick al 16’: la difesa del Napoli respinge sui piedi di Barreto che però conclude alto, non potendo ben coordinarsi a causa della pressione degli avversari. Anche se il Napoli cerca di fare la partita, non riesce ad avvicinarsi alla porta di Puggioni perché gli ospiti pressano alto e a tutto campo per inaridire, riuscendoci, le fonti di gioco dei partenopei. E anche quando gli azzurri provano ad alzare il ritmo, anche con rapidi cambi di gioco, la difesa della Samp regge bene.

Si distingue, sulla propria fascia, il portoghese Pereira, abile a soffocare le iniziative di Insigne da quella parte e poi a ripartire in più occasioni. Al 25’ comunque Mertens riesce a trovare lo spazio per il tiro e a impegnare Puggioni, che para in due tempi. Al 28’ punizione Samp da buonissima posizione, per fallo di Tonelli su Praet: sul pallone va Alvarez che con un tiro a giro, di poco alto sulla traversa, spaventa Reina.

Poco dopo, il pressing a tutto campo dei doriani dà i suoi frutti: Schick sulla fascia destra va via a Chiriches e, giunto sul fondo, mette al centro verso Quagliarella ma il pallone è intercettato di petto da Hysaj che non riesce a evitare che lo stesso finisca nella propria porta (30’). Sampdoria meritatamente in vantaggio. I giocatori di Giampaolo sono in superiorità numerica in ogni parte del campo, segno di una disposizione tattica ottimale, e il Napoli fatica a trovare spazi.

Al 37’, però, episodio dubbio in area ospite: Mertens strappa il pallone dai piedi di Skriniar e viene poi travolto dal difensore slovacco della Samp, ma l’arbitro non interviene. La storia si ripete al 44’ quando, a seguito di un cross di Hamsik, Callejon cade in area dopo un contrasto con Regini ma l’arbitro concede solo un calcio d’angolo.
Dopo un minuto di recupero, termina la prima frazione di gioco.

Secondo tempo Napoli – Sampdoria

Formazioni invariate. Subito una grande occasione per il Napoli a seguito di un errato disimpegno di Regini, ma Mertens calcia alle stelle da posizione favorevolissima (1’). Subito dopo, gran tiro di Hamsik, a lato (3’). Il Napoli cerca di scuotersi.

Giampaolo, probabilmente preventivando la possibilità che il Napoli, nel tentativo di arrivare al pareggio, lasci più spazi nelle retrovie, sostituisce subito Quagliarella con il veloce Muriel (5’).

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All’8’ Mertens salta nettamente Silvestre: fallo del difensore argentino e giusta ammonizione per lui. La conseguente punizione è calciata debolmente da Insigne. Napoli che ora spinge sulle fasce anche se non riesce ad arrivare al tiro in modo pericoloso. Per gli azzurri di casa arriva il momento di Zielinski che prende il posto di Allan (12’).

Poco dopo, due grandi occasioni Samp: prima con Barreto che va sul fondo, mette in mezzo ma Shick non arriva; subito dopo con Muriel che, in piena area, serve lo stesso attaccante ceco la cui conclusione di piatto è deviata in angolo da un difensore (15’).

Forse è un segno del destino perché dopo un minuto si verifica l’episodio che dà una svolta alla partita: Silvestre disturba, o sembra disturbare, un rinvio di Reina, quest’ultimo cade e l’arbitro interviene ammonendo per la seconda volta il difensore argentino che deve quindi lasciare il campo. Fallo molto dubbio che scatena le veementi proteste doriane, con la panchina che fatica a trattenere lo stesso Giampaolo.

Dal possibile raddoppio degli ospiti si è passati ad un Napoli del tutto rimesso in partita. Sono gli azzurri adesso che, scampato il pericolo e galvanizzati dall’uomo in più, spingono alla ricerca del pareggio.

Al 19’ in campo Dodò al posto di Skriniar.
Al 23’ grande occasione per Mertens con un tiro che va fuori di poco. Poco dopo, a seguito di azione di calcio d’angolo, Tonelli è in leggero ritardo per la deviazione vincente (25’). Fioccano le occasioni. Al 26’ è il turno dell’ex Gabbiadini che rileva Jorginho. Sarri tenta il tutto per tutto con quattro attaccanti in campo.

La Samp si difende ancora con un certo ordine e cerca di non perdere la testa. Ogni tanto Muriel la fa respirare tenendo impegnata da solo tutta la difesa di casa e rendendosi anche pericoloso, come al 27’, quando con un tiro a giro impegna Reina. Al 30’ ultima sostituzione Samp con Linetty che rileva Praet; tatticamente non cambia nulla.

Al 32’, a forza di spingere, arriva il pareggio: bella azione in verticale del Napoli che porta Callejon a mettere al centro dove Gabbiadini si fa trovare pronto per ribadire in rete di coscia e ginocchio, realizzando il classico gol dell’ex.
Ora si fa dura per i blucerchiati perché la squadra di casa giustamente crede di poter ribaltare il risultato. Gli ospiti cercano di ripartire come possono e di sfruttare la verve di Muriel.

Gran palla per Gabbiadini che, servito in profondità,calcia a botta sicura ma Puggioni si oppone alla grande (38’).  Al 41’ il portiere blucerchiato compie un autentico miracolo su Hamsik che lo impegna con una gran botta dai sedici metri, deviata in angolo. Adesso è un assedio.

L’arbitro concede 5’ di recupero. I blucerchiati sembrano poter reggere ma, proprio allo scadere del recupero, pagano cara una grave ingenuità: in possesso di palla nella metà campo avversaria, anziché preoccuparsi di tenerla e far passare il tempo, parte un lancio per Muriel che è in fuorigioco. Ne approfitta il Napoli che batte velocemente la conseguente punizione e, con una veloce ripartenza, manda Strinic sul fondo: il croato mette al centro in area verso l’accorrente Tonelli che, con un potente destro sotto la traversa, non perdona (50’).

Finisce così nel modo più amaro una partita sicuramente ben preparata e ben giocata dagli uomini di Giampaolo. In realtà si è assistito a due partite in una, divise dall’episodio determinante della espulsione di Silvestre. Nel complesso il pari sarebbe stato il risultato più giusto, ma al di là di eventuali errori arbitrali, per ottenerlo non avrebbe guastato anche qualche ingenuità in meno.

 

Il Tabellino di Napoli – Sampdoria 2-1:

 

NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Chiriches, Tonelli, Strinic; Allan (58′ Zielinski), Jorginho (72′ Gabbiadini), Hamsik; Callejon, Mertens, L. Insigne. A disp: Rafael, Sepe, Maggio, Maksimovic, Lasicki, Diawara, Giaccherini, Rog, R. Insigne, Pavoletti. All.: Maurizio Sarri.
SAMPDORIA (4-3-1-2) Puggioni; P. Pereira, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto, Torreira, Praet (76′ Linetty); Alvarez; Quagliarella (51′ Muriel), Schick (64′ Dodo’). A disp: Krapikas, Tozzo, Pavlovic, Bereszynski, Palombo, Cigarini, Djuricic, Bruno Fernandes, Budimir. All.: Marco Giampaolo.
Arbitro: Marco Di Bello (Brindisi)
Marcatori: 30′ aut. Hysaj (S), 77′ Gabbiadini (N), 90’+5 Tonelli (N)
Ammoniti: Hysaj (N), Silvestre (S)
Espulsi: Silvestre (S) al 61′.

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