Una vittoria importante per il Napoli. Rimane a tre punti dal Milan e tiene a distanza Juventus e, soprattutto, l’Atalanta al momento quinta. Nonostante l’ignobile striscione comparso davanti alla stadio (dove si invitava a bombardare Napoli) al Bentegodi è andata in scena una bella partita. Il Verona si dimostra una squadra rognosa per chiunque, il Napoli invece risponde presente dopo la sconfitta contro il Milan.
I primi quindici minuti sono di controllo e studio. Poi al quindicesimo Politano si invola sulla destra, palla in mezzo e Osimhen segna il suo quarto gol consecutivo di testa, l’ottavo in campionato.
Il Verona reagisce, ha qualità ma gioca a fiammate e Simeone è isolato fra Rrhamani e Koulibaly. Ma gli azzurri non molla, anzi vuole chiuderla. E al 22′ Montipò compie una super parata su un bel sinistro a giro di Fabian Ruiz. Nel secondo, purtroppo, c’è da segnalare un clima orribile sugli spalti. I Veronesi, oltre ai soliti cori beceri contro Napoli, cori razzisti contro Osimhen. E i tifosi ospiti rispondono.
Sul campo la partita è vivace. Entrambe le difese reggono, col Napoli più pericoloso, al meno in potenza. Il Verona continua a giocare a fiammate, e i suoi difensori picchiano. Al 71′ la partita sembra chiudersi. Su un fallo laterale Gunter si addormenta e si fa superare da Di Lorenzo. L’esterno metto in mezzo per Osimhen che può solo appoggiare in porta.
Ma la partita non è chiusa. Al 79′ scambia perfetto fra Simeone, Caprari e Tranzebe. Cross del primo, tacco del secondo, altro cross morbido del terzo a pescare Faraoni che accorcia le distanze.
Il Verona, incoraggiato dal pubblico, spinge per il pareggio. Ma al 83′ Ceccherini, già ammonito, controlla il pallone con un braccio. Secondo giallo inevitabile che vuol dire rosso. La squadra di Tudor si incattivisce e la mette sul piano fisico. Col risultato che il Napoli, in due minuti, rischia di chiuderla. Al 87′ Montipò riesce di nuovo a chiudere stavolta su Elmas, e due minuti dopo Mario Rui di destro colpisce la traversa.
Da segnalare nel finale, l’espulsione di Faraoni. Sull’ultima palla, al 97′, Faraoni colpisce nettamente il pallone con il braccio. Doveri ammonisce il giocatore veronese che si lamenta per una trattenuta. A fine partita continua a protestare e, a tempo scaduto (letteralmente, l’arbitro aveva già fischiato tre volte), protesta troppo e si fa espellere.