<strong>Sampdoria sconfitta dalla Juventus sotto il diluvio di Marassi. Ai blucerchiati non è bastato giocare una partita accorta sul piano difensivo per uscire indenni dal confronto con il più quotato avversario. La squadra di Ranieri ha giocato un incontro ordinato sul piano tattico ma nulla di più, visto che la Juve ha sempre avuto in mano la partita e, pur tirando poco in porta e raddoppiando a tempo scaduto, non ha mai dato l’impressione di poter andare in difficoltà. Vittoria netta dunque per i bianconeri anche perché, se loro hanno tirato poco, i blucerchiati non lo hanno fatto quasi per nulla.
Primo tempo
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La Sampdoria schiera a centrocampo, un po’ a sorpresa, sia Silva che Ekdal, più Thorsby dirottato a sinistra, per una squadra, almeno nelle intenzioni, da combattimento in mezzo al campo. Juve con McKennie sulla fascia e Ronaldo – Morata in avanti. I bianconeri, oggi in tenuta arancione, fanno la partita e la Sampdoria prova a chiudere tutti i varchi, non dando profondità agli avversari, cercando poi di ripartire. Nei primi dieci minuti si assiste a tre conclusioni fuori bersaglio di Adrien Silva (5′), Quagliarella, che ci prova da metà campo, (8′) e Danilo (9′). La Juve fa girare palla alla ricerca del varco giusto, contro una Samp in cui Ekdal spesso arretra fino alla linea dei difensori. E tuttavia il gol bianconero arriva, paradossalmente, a seguito di un’azione in cui la Juve recupera palla e prende in velocità la Sampdoria con una rapida combinazione fra Ronaldo, Morata e Chiesa: il portoghese serve lo spagnolo sulla destra, cross radente e l’attaccante, ex Fiorentina, anticipa Yoshida e Colley mettendo in rete (20′). Finalmente si vede in avanti la Sampdoria con un’azione sulla fascia destra in cui Bereszynski va in sovrapposizione a Candreva, è servito da quest’ultimo e mette in mezzo ma la difesa spazza (23′).
Nel frattempo la pioggia aumenta e non a caso si intensificano gli scontri in mezzo al campo: ne fanno le spese Thorsby, Ekdal e Jankto (in panchina) che, nell’ordine, vengono ammoniti. Nell’ultimo quarto d’ora è protagonista Ronaldo: prima con una punizione finita sulla barriera (31′), poi con violento destro dal limite, deviato da Audero, e di poco alto sulla traversa (39′); poco dopo, con un tentativo di aggiramento del portiere doriano con palla poi calciata alta da posizione defilata (40′); infine con una verticalizzazione di Chiesa che lo mette quasi davanti al portiere, ma Yoshida lo anticipa pulito (42′). Fine del tempo e Sampdoria non pervenuta.
Secondo tempo
Si riparte e Ronaldo pesca subito Morata in profondità ma lo spagnolo è anticipato di piede da Audero (1′). Dopo pochi minuti Sampdoria dalle parti di Szczesny con Quagliarella che girà molto bene, da posizione defilata, ma Chiellini chiude splendidamente e respinge (9′). Sarà l’unico tiro in porta doriano della partita. Ranieri toglie Adrien Silva per Damsgaard (18′) e la coppia d’attacco Quagliarella-Balde per Ramirez e Torregrossa (23′). I cambi rivitalizzano i blucerchiati che, quantomeno, spostano in avanti il baricentro e aumentano il pressing.
La Juve appare un po’ stanca ma non va in difficoltà, anche perché la difesa, in cui svetta Chiellini, respinge tutto. Tuttavia Pirlo ritiene opportuno l’ingresso di forze fresche: Rabiot per Betancour (30′), Bernardeschi per Morata (33′) e poi Alex Sandro e Ramsey per Chiesa e Arthur (38′). Ranieri dà spazio a Jankto per Candreva (36′). Nei minuti finali la Juve controlla e poi affonda negli spazi lasciati, per forza di cose, dai padroni di casa. E così, in pieno recupero, un gran lancio di Ronaldo pesca libero sulla destra Cuadrado il quale giunge davanti ad Audero e poi serve Ramsey che, a porta vuota, raddoppia (45’+1).
Il tabellino
Sampdoria 0 Juventus 2
Sampdoria (4-1-3-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Candreva, Ekdal; Candreva (36′ s.t. Jankto), Silva (18′ s.t. Damsgaard), Thorsby; Balde (23′ s.t. Torregrossa), Quagliarella (23′ s.t. Ramírez).
A disposizione: Letica, Verre, Askildsen, Regini, La Gumina, Tonelli, Ferrari, Léris.
Allenatore: Ranieri.
Juventus (3-5-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, Chiellini, Danilo; McKennie, Bentancur (30′ s.t. Rabiot), Arthur (38′ s.t. Ramsey), Chiesa (39′ s.t. Alex Sandro); Ronaldo, Morata (33′ s.t. Bernardeschi).
A disposizione: Pinsoglio, Buffon, De Ligt, Demiral, Dragusin, Frabotta, Fagioli.
Allenatore: Pirlo.
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Assistenti: Alassio di Imperia e Tolfo di Pordenone.
Quarto ufficiale: Maresca di Napoli.
VAR: Valeri di Roma 2.
AVAR: Tegoni di Milano.
Reti: p.t. 20′ Chiesa; s.t. 46′ Ramsey.
Note: ammoniti al 24′ p.t. Thorsby, al 30′ p.t. Ekdal, al 37′ p.t. Bentancur, al 42′ s.t. Damsgaard, al 44′ s.t. Bernardeschi per gioco scorretto, al 31′ p.t. Jankto per proteste; recupero 2′ p.t. e 5′ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.
(dati tabellino tratti da www.sampdoria.it)