Netta sconfitta della Sampdoria nell’anticipo della sedicesima giornata di serie A. I blucerchiati cedono l’intera posta alla Lazio in un match nel quale sono stati sovrastati dai biancocelesti, a loro volta bisognosi di riscatto dopo la sconfitta nel derby della Capitale.
Primo tempo Sampdoria-Lazio
La squadra di Giampaolo si schiera con il collaudato 4-3-1-2 con Pereira, Silvestre, Skriniar e Regini davanti a Puggioni; a centrocampo Torreira vertice basso con Linetty e Barreto ai suoi lati; in avanti, Bruno Fernandes alle spalle della coppia Muriel e Quagliarella.
La Lazio risponde con un 4-3-3 con la linea di difesa formata da Basta, De Vrij, Wallace e Radu; a centrocampo Parolo, Biglia e Milinkovic-Savic; tridente d’attacco composto da Felipe Anderson, Immobile ed il jolly Lulic.
Gli ospiti partono forte tenendo la linea difensiva molto alta. Già al 2’ Puggioni è chiamato a respingere su Immobile. La squadra di casa prova a reagire con alcune ripartenze con cui si cerca di innescare Quagliarella, ma senza esito. Sono i biancocelesti comunque a provare a fare la partita.
All’8’ tuttavia, su lungo rilancio di Puggioni, splendido stop di Muriel che però non riesce ad andare subito al tiro.
La Lazio aggredisce a tutto campo e per offendere privilegia la propria fascia destra, dove imperversa Felipe Anderson che comincia a far girare la testa a Vasco Regini.
Al 10’ Immobile colpisce di testa ma non riesce ad angolare la conclusione e pertanto Puggioni para facilmente.
Finalmente, intorno al quarto d’ora, la Samp dà cenni di risveglio, riuscendo a guadagnare terreno e a prendere in mano l’iniziativa. Partita ora un po’ più equilibrata e i blucerchiati riescono ad arrivare al tiro con Bruno Fernandes, la cui conclusione viene parata da Marchetti (20’).
Dopo qualche minuto, azione insistita della squadra romana che porta alla conclusione Immobile, che ottiene un angolo (28’).
In questa fase la partita è più bloccata, perché le due squadre riescono a fare meglio la fase difensiva; tuttavia, mentre la Sampdoria non dà la sensazione di poter impensierire Marchetti, la Lazio sembra poter far male da un momento all’altro.
Dopo qualche minuto, infatti, la squadra di Inzaghi passa in vantaggio sfruttando bene il tema tattico più efficace fino ad ora, ossia le incursioni di Felipe Anderson sulla fascia destra: azione devastante del brasiliano con cross in mezzo per la testa di Milinkovic-Savic che non lascia scampo a Puggioni, sovrastando nettamente Linetty (39’). La Lazio non si ferma e dopo tre minuti Puggioni deve compiere un miracolo su un tiro di contro balzo a botta sicura di Immobile (42’). Ma il raddoppio è solo rinviato, perché due minuti dopo Parolo sfrutta un’azione quasi fotocopia del primo gol incuneandosi in area per la deviazione vincente su traversone del solito Anderson (44’).
L’utilizzo degli esterni è stata l’arma vincente della squadra di Inzaghi perché ha costretto la Samp, che con il suo modulo fa molta densità in mezzo al campo, ad allargarsi e lasciare varchi invitanti al centro.
Secondo tempo Sampdoria-Lazio
La Lazio sostituisce il portiere Marchetti, afflitto da noie muscolari, con il giovane portiere albanese Strakosha; nella Samp entra Praet al posto di Bruno Fernandes, probabilmente per allargare il fronte dell’attacco e cercare così di scardinare la difesa ospite che nel primo tempo non ha corso pericoli.
Al 2’ Muriel si libera bene ma calcia alto ed è anche in fuorigioco. Al 3’ ammonito il laziale Radu per fallo su Linetty.
I blucerchiati si riversano adesso in attacco per cercare di riaprire la partita; i biancocelesti controllano attentamente chiudendo gli spazi e ripartendo. In una di queste ripartenze Anderson impegna severamente Puggioni (6’).
Giampaolo non perde altro tempo e già all’11’ getta nella mischia il giovane attaccante Schick al posto di Barreto. Padroni di casa adesso super offensivi, ma è sempre la Lazio a creare i maggiori pericoli.
Fra gli uomini di Simone Inzaghi brutto infortunio muscolare per il capitano Biglia che resiste qualche minuto ma poi deve essere sostituito da Keita Balde(11’). Curiosità, il fratello più giovane del senegalese della Lazio, Ibou Balde, gioca nella Primavera della Samp.
Al 18’ nuova ripartenza Lazio con Immobile che arriva palla al piede verso Puggioni ma quest’ultimo fa un altro miracolo deviando la sua conclusione in angolo; sembra che i due abbiano un conto aperto.
I biancocelesti coprono meglio il campo e non concedono nulla ai padroni di casa.
Finalmente, al 22’, la Samp riesce a rendersi pericolosa con un colpo di testa di Silvestre, alto, sugli sviluppi di una punizione di Torreira. Al 23’ Praet riesce ad andare alla conclusione, senza esito, dopo una insistita azione personale.
Al 25’ nuovo capitolo del duello Immobile-Puggioni: stavolta l’attaccante napoletano viene ben servito da Keita e, solo davanti al portiere, calcia a lato, anche perché disturbato dalla coraggiosa uscita dell’estremo difensore doriano.
La Samp riesce a rendersi pericolosa solo su calci piazzati, come al 25’ quando su punizione concessa per fallo di Wallace (ammonito), Quagliarella riesce a far passare la palla sotto la barriera ma Strakosha è attento e para in due tempi. Doriani adesso un po’ più vivi. Alla mezz’ora Giampaolo gioca la carta Djuricic al posto di Linetty.
Al 35’ bel destro di Torreira, fuori. Un minuto dopo ci prova Quagliarella ma Strakosha c’è.
L’attaccante stabiese ci riprova di testa al 41’ ma senza fortuna.
I padroni di casa, però, fanno fatica ad arrivare dalla parti del portiere avversario anche perché non provano ad allargare il gioco.
La Lazio nel frattempo sostituisce Felipe Anderson, il migliore in campo in assoluto, con Lukaku (42’).
Finalmente, al 44’, Schick si libera di Parolo ed esplode un sinistro, forte e preciso, che sorprende Strakosha alla sua sinistra e accorcia le distanze.
Partita riaperta anche perché l’arbitro concede 5 minuti di recupero. Tuttavia, l’incontro rimane solo teoricamente in bilico perché i blucerchiati hanno finito la benzina ed è anzi la squadra di Inzaghi a finire in avanti.
Vittoria meritata per la Lazio che si riscatta immediatamente dopo la sconfitta nel derby e prevale nettamente in un incontro a tratti dominato e in cui non ha mai dato l’impressione di andare in difficoltà.
La Sampdoria si ferma, dopo cinque risultati utili consecutivi, al cospetto di una squadra probabilmente più esperta che oggi le è stata superiore sul piano tattico e su quello fisico.
Il Tabellino di Sampdoria-Lazio
Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni, Pereira, Silvestre, Skriniar, Regini; Linetty (dal 76’ Djuricic s.v.), Torreira, Barreto (dal 56’ Schick); Fernandes (dal 46’ Praet); Quagliarella, Muriel. A disposizione: Tozzo, Eramo, Krajnc, Dodò, Palombo, Cigarini, Alvarez, Budimir. Allenatore: Marco Giampaolo.
Lazio (4-3-3): Marchetti (dal 46’ Strakosha), Basta, De Vrij, Wallace, Radu; Parolo, Biglia (dal 65’ Keita), Milinkovic-Savic; Felipe Anderson (dall’87’ Lukaku), Immobile, Lulic. A disposizione: Vargic, Hoedt, Bastos, Patric, Lombardi, Leitner, Kishna, Murgia, Djordjevic. Allenatore: Simone Inzaghi.
ARBITRO: Russo di Nola.