Per la Sampdoria niente da fare contro l’irresistibile Milan post lockdown. I rossoneri hanno dominato in lungo e in largo travolgendo i blucerchiati con un punteggio che non ammette repliche.
Primo tempo
Mossa a sorpresa di Ranieri che fa esordire in A addirittura il terzo portiere, Wladimiro Falcone. Finora Audero aveva giocato tutte le partite del campionato. Bereszynski disponibile e Sampdoria con il 4-4-2. Nel Milan Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic supportano l’unica punta Ibrahimovic.
I rossoneri partono sparati e vanno subito in gol: Ibrahimovic sfrutta un assist di Rebic e trafigge il povero Falcone (4′).
Partita subito in salita e Sampdoria frastornata: botta di Rebic, Falcone respinge come può e rimane a terra, ma Calabria non coglie lo specchio della porta (8′). Poco dopo, lo stesso Rebic, servito da Calhanoglu, incrocia bene ma Falcone si salva di piede (11′). Così non c’è proprio partita. I blucerchiati provano a reagire col possesso di palla per interrompere le azioni rossonere e finalmente si vedono dalle parti di Donnarumma, grazie ad una discesa sulla sinistra di Augello che serve Ramirez il cui tiro è parato dal portiere rossonero (23′).
Dopo il cooling break, Quagliarella prova a impegnare Donnarumma ma il tiro è debole (29′). Di ben altro spessore le conclusioni milaniste, con Ibra che, poco dopo, impegna severamente Falcone, finora chiamato a un super lavoro (30′). Da un fallo di mano di Bereszynski, ammonito, scaturisce una punizione che Calhanoglu calcia sull’esterno della rete (37′). Sampdoria che prova a reagire: Quagliarella è servito in area da Depaoli ma non riesce a coordinarsi per il suo pezzo forte, la conclusione in acrobazia, anche perché è anticipato da Gabbia (41′). Nel finale della prima frazione di gioco animi surriscaldati a causa di un brutto fallo di Rebic, ammonito, su Ramirez: gomitata sulla schiena e principio di rissa.
Secondo tempo
Sia Rebic che Ramirez rimangono negli spogliatoi: il croato è sostituito da Leao, l’uruguaiano da Maroni. Ranieri butta nella mischia anche Leris al posto di Depaoli. Il Milan schiera ora due punte. La Sampdoria deve fare di più per recuperare lo svantaggio: molto attivo Quagliarella che si procura una punizione al limite dell’area, calcia violentemente ma Donnarumma c’è e, sulla ribattuta, Colley manda alto (5′). Ma il Milan è sempre in agguato e così la Sampdoria deve piegarsi: Ibra troneggia in area di rigore, serve Calhanoglu che approfitta di uno scivolone di Vieira e batte Falcone (7′).
Ma non basta, perché qualche minuto dopo, il turco parte in contropiede e ricambia il favore allo svedese (13′). 3-0 e per la Sampdoria è ormai notte fonda, troppo divario in campo.
Intorno alla mezz’ora escono Quagliarella, Vieira e Linetty per Gabbiadini, Askildsen e Bertolacci (29′): d’altra parte Ranieri vuole dare minuti a tutti, soprattutto a chi ha giocato meno nel corso del campionato.
E comunque i blucerchiati provano almeno a ridurre lo svantaggio: Gabbiadini però, ben servito da Jankto, spreca malamente (30′). Poco dopo, netto fallo in area di Kjaer su Bertolacci e rigore per la Sampdoria: sul dischetto va Maroni che però si fa ipnotizzare da Donnarumma che para alla sua destra (32′). Al 34′ è il momento di Biglia e Paquetà per Kessie e Ibra.
Per la Sampdoria ormai ciò che conta è chiudere dignitosamente, per quanto possibile. E allora Askildsen si inventa un tiro da fuori e sorprende Donnarumma (42′). Per lui, 19 anni, è il primo gol in Serie A. Ma non è ancora finita perché il Milan cala il poker nel recupero con Leao (47′). Finisce così.
Sampdoria: sconfitta pesante ma il campionato era già finito
Una sconfitta brutta nel punteggio sia pure al cospetto di un Milan che è sembrato irresistibile. D’altra parte, per la Sampdoria il campionato è teoricamente finito con il derby, stavolta perso malamente, ma già dopo Parma, con il raggiungimento della salvezza matematica, forse inconsciamente si è un po’ staccata la spina. E anche per questo Ranieri adesso dà spazio un po’ a tutti, per vedere all’opera giocatori che potranno tornare utili nel prossimo campionato.
Dall’altra parte si è visto un Milan che, trascinato da Ibra, va a mille, motivato anche dalla concreta possibilità di raggiungere l’Europa League, traguardo considerato impensabile prima della sosta forzata.
Il tabellino di Sampdoria-Milan:
Sampdoria 1 Milan 4
Sampdoria (4-4-2): Falcone; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Depaoli (46′ Leris), Linetty (74′ Askildsen), Vieira (74′ Bertolacci), Jankto; Ramirez (46′ Maroni), Quagliarella. A disposizione: Audero, Bonazzoli, La Gumina, Tonelli, Ferrari, Murru, Rocha. Allenatore: Ranieri.
Miilan (4-4-2): G. Donnarumma; Calabria (62′ Castillejo), Gabbia, Kjaer, Theo Hernandez; Saelemaekers, Bennacer, Kessié (79′ Biglia), Calhanoglu (62′ Bonaventura); Ibrahimovic (79′ Paquetà), Rebic (46′ Leao). A disposizione: Begovic, A. Donnarumma, Krunic, Duarte, Laxalt, Brescianini, Maldini. Allenatore: Pioli.
Arbitro: Pasqua di Tivoli. Assistenti: Mondin di Treviso e De Meo di Foggia. Quarto ufficiale: Manganiello di Pinerolo. VAR: Massa di Imperia. AVAR: Lo Cicero di Brescia.
Reti: 4′ Ibrahimovic, 52′ Calhanoglu, 58′ Ibrahimovic, 88′ Askildsen, 90’+2′ Leao.
Dati tabellino tratti da www.sampnews24.com