Le prime parole di Maurizio Sarri come nuovo tecnico della Lazio. L’ex Napoli, Juve e Chelsea dedica le sue prime parole ai biancocelesti prima dell’inizio della stagione mercoledì a Formello e la partenza per il ritiro ad Auronzo di Cadore. Ai microfoni di Sportitalia l’allenatore si racconta parlando di tutto: dall’addio alla Juve, al no al Napoli, il suo rapporto con CR7 e il progetto Lazio
“Lo scudetto con la Juve era dato per scontato all’esterno e anche all’interno. Noi abbiamo vinto senza festeggiare. Siamo andati a cena ognuno per conto suo. Era dato per scontato, l’anno giusto per andare alla Juve sarebbe stato questo, dopo il quarto posto. Napoli? Non c’erano i presupposti. Non una vera trattativa, ma un’informazione sulla disponibilità”.
Prosegue Maurizio Sarri:
“La gestione di Ronaldo non è semplice, ma si trova in una società multinazionale con degli interessi. La situazione è difficile da gestire. Io sono bravo ad allenare, non a fare il gestore. Mi annoia, mentre mi diverto in campo. Lazio dal 3-5-2 al 4-3-3? Alla Lazio non ci sono esterni alti, bisogna fare qualcosa. Non sono un integralista, ogni volta su ogni modulo mi dicevano così. Mi sono reso comunque conto che non farei mai la difesa a tre. Vediamo con la Lazio, l’idea di fondo è quella.”