Esclusiva Serie C – Parla il Presidente Ghirelli, intervista a cura di Federico Ragona:
Intervista a Ghirelli – Il tempo incalza e piano piano il campionato di serie C sta cominciando a prendere forma. La terza serie è pronta a ripartire dopo essere stata stoppata dal Covid con un girone C da urlo, che sembra una B2. Di questo ne abbiamo parlato con il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli.
Buon pomeriggio, Presidente. Le chiedo come potrà ripartire la nuova stagione 2020-2021?
Mi auguro che avvenga a partire dal 27 di settembre pv con l’entusiasmo di cui il calcio e il Paese hanno bisogno. Avremmo il desiderio di vedere gli stadi riaprire al pubblico: solo così ci sarà entusiasmo e con un protocollo sanitario alleggerito. Vorrebbe dire che la situazione epidemiologica nell’Italia è migliorata.
La situazione Covid-19 ha fatto male a molte società?
Covid-19 ha creato incertezza, precarietà, insicurezza. La fase peggiore deve venire, io l’ho sempre detto che i danni maggiori sarebbero stati quelli nel campionato 2020-21. Qualcuno lo ha rimosso? Noi di Lega Pro, quando il governo ci chiese di prevedere i danni all’inizio della pandemia, siamo stati l’unica istituzione calcistica che stimò il danno che riguardava il prossimo campionato e lo valutammo serio e pericoloso. Se i costi del protocollo sono quelli dell’inizio della ripresa della passata stagione e gli stadi rimarranno vuoti, saranno dolori per i club. Noi stiamo facendo la nostra parte tagliando i costi, come con il nuovo regolamento sulle rose e sull’impiego dei giovani. In questo modo rispettiamo la nostra mission e partecipiamo allo sforzo del Paese di ridurre i costi. Chi non capisce questo è veramente cieco.
Tre società non hanno presentato la domanda di iscrizione: una su tutte una siciliana, la Sicula Leonzio.
È andata meglio di ciò che i catastrofisti avevano prefigurato con scenari foschi. Non a caso sono arrivati: CIG in deroga, Irap, slittamento contributi ed oneri fiscali, taglio dei costi, intervento di 5 milioni di euro a fondo perduto suddiviso per i club ecc. E, poi, con il lavoro del Comitato 4.0 abbiamo ottenuto 90 milioni di euro di credito di imposta e un taglio del 50% su chi farà sponsorizzazioni: questo apre uno spiraglio di luce. Un lavoro silenzioso, concreto, utile per i club. Alle chiacchiere abbiamo preferito la concretezza. Questa è la nuova Serie C: ha problemi di sostenibilità economica ma ha progetti per provare ad uscire da una crisi terribile. Per la Sicula mi dispiace, Covid-19 è responsabile? Forse no. E’ una società che in questi anni è stata guidata da un giovane presidente che ha lavorato bene. Anche per la fine del Siena, un grande club, mi dispiace molto. Campodarsego è da lodare: con serietà ha dichiarato di non farcela e che il suo raggio di attività si colloca in serie D.
Come vede la situazione del Trapani calcio?
Attendo che finisca la fase di iscrizione e si allinei alla partenza. Non posso non ricordare lo spettacolo dei playoff quando salì in serie B: pubblico e gioco, passione e tecnica.
Quando ripartirà il nuovo campionato?
Il 27 settembre.
Quando usciranno i gironi?
Appena termina la pratica delle iscrizioni.
Qual è la data dell’uscita del calendario?
Il 10 settembre a Roma al Salone d’Onore del CONI.
Ci saranno ripescaggi dalla serie D alla C per completare i gironi?
Al momento non ci sono. L’iter delle iscrizioni non è terminato, vedremo.
Quest’anno il girone C sembra una serie B, lei è d’accordo?
No. Lo dico senza supponenza: la Serie C, il calcio che fa bene al Paese, è un palcoscenico importante, duro, difficile, affascinante. La Serie C è la Serie C. Ormai abbiamo conquistato un’identità forte e visibile. Guardi il Comitato 4.0, abbiamo messo insieme le leghe maschili e femminili del basket e della pallavolo, ci siamo conquistati il ruolo di interlocutori con il governo e il parlamento, perché? Semplice, siamo capaci di ragionare a sistema nel calcio e nello sport italiano. Stare in Serie C è un ‘bello stare’. E quelli che non lo apprezzano? Pazienza, ce ne faremo una ragione senza dolercene.
E’ confermato che il campionato ripartirà l’ultima settimana di settembre?
Si.
Grazie per la disponibilità e buon lavoro a lei e a tutto il suo staff.
Grazie a voi. Noi siamo gente abituata a stare in campo e a godere della nostra identità fatta della Storia dei Comuni d’Italia. E poi siamo “testoni”, non molliamo fino a che l’obiettivo non è raggiunto.