Juve Stabia-Editoriale di StabiAmore post Viterbese


Juve Stabia-Editoriale di StabiAmore post Viterbese

Juve Stabia- Il pensiero post gara di Gianfranco Piccirillo Presidente Associazione StabiAmore:

Il primo pareggio del campionato arriva al termine di una brutta gara, giocata più sul piano fisico che tecnico da entrambe le squadre. Colucci sceglie Gerbo al posto di Scaccabarozzi dal primo minuto, confermando tutti gli altri, ma lo Stabia non riesce ad essere incisiva e pungente come contro il Monopoli. Addirittura nel primo tempo non riesce mai ad impegnare Fumagalli, protagonista della promozione del 2011 e subisce invece un paio di azioni pericolose dalla squadra laziale, allenata da Filippi, che manca il vantaggio con Polidori e Volpicelli. Cinaglia è il protagonista in negativo della prima parte perché, prima compie un grave errore che ha permesso alla Viterbese di creare un’azione importante, e poi si infortuna, inducendo Colucci a cambiarlo a beneficio di Tonucci prima della fine del tempo. Lo Stabia non riesce ad inquadrare la porta, costruendo la migliore occasione solo con un bel traversone di Silipo per la testa di Ricci, mentre Caldore deve fare un intervento difensivo significativo per salvare lo Stabia, così come Tonucci nella ripresa sempre nell’area di rigore stabiese. Dopo questa occasione della Viterbese finalmente lo Stabia prende ad attaccare con una certa insistenza e, grazie agli inserimenti di Scaccabarozzi e Bentivegna per Ricci e Berardocco, si rende finalmente pericolosa. Infatti prima la Viterbese sfiora un clamoroso autogol e poi Mignanelli, decisamente il migliore in campo per intensità e determinazione, conclude a lato dopo una pungente incursione. Altobelli manca un colpo di testa, che sarebbe potuto essere decisivo come quello del recupero di Caldore che manda la palla a colpire una clamorosa traversa e Bentivegna costringe l’ex stabiese Fumagalli a compiere l’intervento più difficile su una punizione dal limite e poi a parare nuovamente un’altra sua conclusione, però in modo più facile perché molto più debole, seppure da posizione abbastanza favorevole.

Insomma nel finale lo Stabia prova a riscattare una prestazione decisamente al di sotto delle ultime due vittorie, attaccando fino alla fine, nonostante l’inserimento nella Viterbese di Marotta detto Barbagol, altro ex molto applaudito prima dell’inizio della gara, che entra al posto di Polidori. Non entra invece nello Stabia la punta Zigoni alla quale Colucci preferisce i giovani Guarracino e Della Pietra al posto di Gerbo e Silipo, per due motivi, la questione dell’incentivo del minutaggio e la preparazione atletica ancora incompleta della punta ex Venezia. Insomma non è stata una bella gara, ma dopo tre vittorie e una sconfitta il pareggio, seppure casalingo e a reti inviolate, va accettato con una certa serenità, anche perché era abbastanza prevedibile per la legge dei grandi numeri e infatti i tifosi della curva e pure degli altri settori applaudono lo stesso la squadra alla fine. Quello che preoccupa maggiormente è la trasferta contro la corazzata Crotone la prossima giornata e il non aver saputo sfruttare completamente la doppietta casalinga, un fatto che purtroppo si ripete troppo spesso per la squadra di calcio di Castellammare di Stabia, in una storia cominciata col regno d’Italia, culminata con la vittoria del campionato del 1945 durante la guerra e proseguita con i diversi parlamenti rinnovati fino alle elezioni politiche del 2022.

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