Juve Stabia: L’editoriale di StabiAmore post Pagani


Juve Stabia: L’editoriale di StabiAmore post Pagani, il racconto di Gianfranco Piccirillo del derby del Marcello Torre vinto dai padroni di casa

Juve Stabia: Le pagelle delle vespe di Sottili

Juve Stabia: Il derby del Torre è condizionato dalle assenze e dalle condizioni del campo, ridotto ad un acquitrino per la pioggia, ma lo Stabia era la squadra favorita per situazioni contingenti e classifica. Invece già nel primo tempo la squadra di Sottili subisce la maggiore determinazione dei padroni di casa, che sfiorano il palo alla destra di Sarri con Cretella e mostrano l’ex Volpicelli sugli scudi a centrocampo. Lo Stabia, che ha confermato uomini e modulo con l’unico cambiamento forzato di Altobelli a centrocampo per la squalifica di Davi’, comincia a rendersi pericoloso con Panico, che manca l’ennesima occasione clamorosa davanti al portiere Baiocco, che compie una grande parata anche se il tiro non era certamente adeguato alla situazione e con una punizione dal limite, stranamente calciata da Stoppa e non da Bentivegna, che finisce alta sulla traversa. La prima frittata la difesa stabiese la compie nell’azione del vantaggio della Paganese, prima con le indecisioni di Tonucci e poi con quella di Caldore, che non riesce a dare forza al rinvio nella sua area, favorendo la facile conclusione di Cretella per il primo gol di una gara giocata su un campo ridotto ad un pantano, una situazione tipica d’altri tempi. Panico ed Eusepi hanno calciato due volte verso la porta di Baiocco, il primo con un tiro a giro alla Insigne e il secondo con un colpo di testa su cross di Donati e lo stesso Caldore ha avuto una mezza occasione, anche se la più clamorosa la fallirà ad inizio ripresa, tirando alto a pochi metri dalla porta di Baiocco. In ogni caso Eusepi con esperienza riesce a procurarsi il rigore del pareggio, ma non a realizzarlo personalmente perché l’arbitro lo invita a farsi medicare fuori dal campo. Bentivegna realizza il suo quinto gol personale, recuperando la palla sulla pozzanghera dove si era fermata in seguito al suo tiro dal dischetto, che Baiocco, ha deviato sulla traversa per poi essere ribattuto in rete dal fantasista stabiese. La gara a questo punto sembrava essersi messa sui binari giusti per la squadra di Castellammare, che ancora una volta a Pagani deve fare a meno dell’incitamento dei suoi tifosi per le decisioni del prefetto di Salerno, ma a fine primo tempo avviene la seconda frittata della difesa stabiese, con Sarri che non interviene sul pallone nella sua area piccola e permette il comodo assist al giovane Guadagni, che riporta in vantaggio la Paganese con un tocco in anticipo a porta vuota. Nella ripresa prima dei cambi decisi da Sottili e Grassadonia, anche lui ex stabiese, lo Stabia manca per due volte il pari con la già citata occasionissima di Caldore e un’altra di Panico solo un pochino meno ghiotta perché il tiro proviene da una posizione più defilata. L’ingresso di Della Pietra per Stoppa non sposta il minutaggio, che anche la Paganese persegue in quanto costretta dai tanti indisponibili tra squalifiche ed infortuni, ma neanche gli equilibri perché la gara si muove nel pantano del Torre con la stessa intensità del primo tempo, se non inferiore.

Probabilmente sul campo allentato serviva maggiore fisicità, piuttosto che la velocità di un giovane come Della Pietra e addirittura ad un certo punto Scaccabarozzi e Sarri stavano combinando la terza frittata, che avrebbe potuto dare il terzo gol alla Paganese prima del tempo. Solo nel finale Sottili inserisce Evacuo per Bentivegna, e l’attaccante pompeiano assicura i muscoli e i centimetri che servivano per segnare almeno un gol, per questo a mio avviso andava inserito subito ad inizio ripresa. Il quarto d’ora a sua disposizione consente di creare comunque qualche mischia e un gol annullato nel recupero per fuorigioco, ma lo Stabia si ritrova perfino a subire le ripartenze dei padroni di casa, che segnano con Marco Firenze il gol, che chiude il discorso del derby, dimostrando che giocare con tante punte e pochi centrocampisti non è produttivo soprattutto in campo fangoso come quello di stasera dello stadio di Pagani, dove i presenti sugli spalti si esaltano per aver battuto i rivali storici dello Stabia. A nulla può servire inserire, peraltro solo nel recupero, Berardocco e Guarracino per i deludenti Donati e Panico, perché hanno solo il tempo di sporcarsi di fango anche loro le magliette. Bisogna ritrovare subito la continuità di risultati e fare più punti possibili entro la fine dell’anno a cominciare dalla prossima gara al Menti contro il Potenza, ma soprattutto da parte tecnica adottare soluzioni più utili di quelle estemporanee viste nella ripresa e da parte dei calciatori prendere esempio dalla giusta determinazione che stasera i calciatori della Paganese hanno messo sul campo per vincere il derby, che in partenza li vedeva nettamente sfavoriti.

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